Sono passati quasi quattro mesi da quel 7 ottobre 2017 in cui si è corso Il Lombardia 2017, vinto o meglio stravinto dal nostro Vincenzo Nibali, che quel giorno toccò quota cinquanta successi in carriera. Tuttavia c'è chi da quel Lombardia uscì letteralmente con le ossa rotte. Stiamo parlando del belga Jan Bakelants (Ag2r-La Mondiale), che scendendo dal Muro di Sormano è stato protagonista di una caduta tremenda: dopo una curva impostata nel modo sbagliato era finito oltre l'alto guard rail che delimitava la sede stradale, finendo nel dirupo sottostante e lasciando la sua bici "appesa" ad un albero come unica testimonianza visiva di una caduta sfuggita alle moto-ripresa.

In ospedale la sua situazione era apparsa immediatamente molto seria, con il ciclista cosciente, ma con difficoltà motorie e respiratorie; dagli esami strumentali erano emerse lesioni a quattro vertebre e a sette costole, un quadro clinico che sembrava mettere in dubbio le possibilità del belga di rimontare in sella. Ci sono voluti vari interventi chirurgici ed una riabilitazione estremamente scrupolosa per evitare un ritiro prematuro.

"Tutto è bene quel che finisce bene" si direbbe, ma in realtà gli strascichi di quella caduta non hanno smesso di farsi sentire: "Dal giorno della caduta ho iniziato ad avere una strana sensazione, come se la mia vecchia posizione in bicicletta non fosse più adatta" un disagio ovviamente non coniugabile con la carriera da professionista e che ha visto la sua origine svelata grazie ad una visita medico-sportiva svolta presso gli "Energy Lab" in Belgio, "le fratture multiple hanno causato un accorciamento della colonna vertebrale di un centimetro, è questa la causa del fastidioso effetto collaterale".

Dopo le indispensabili modifiche meccaniche, lo sfortunato atleta belga potrà continuare la sua preparazione per le gare della stagione 2018, tuttavia il percorso riabilitativo potrà dirsi terminato solo dopo che verranno definitivamente rimosse le placche in titanio inserite durante i vari interventi e che sosterranno la sua colonna vertebrale fino al prossimo aprile.

Inevitabilmente sarà costretto a saltare i primi mesi della stagione per completare il recupero, ma ciò non gli impedirà di puntare ad uno slot nella squadra che in estate sarà impegnata nel Tour de France. "Questo infortunio mi terrà lontano dalle gare per sei mesi, ma voglio ritenermi fortunato e vivere la vicenda come una sfida personale. Un nuovo punto di partenza."