La stagione 2018 è iniziata nella maniera migliore per la Astana, con già cinque vittorie e numerosi piazzamenti sul podio messi a referto nonostante la partenza dell’ormai ex capitano Fabio Aru. Questo almeno è quanto si è visto in corsa, perché dietro le quinte la realtà della squadra kazaka è quanto mai difficoltosa. Il Team manager Alexandre Vinokourov ha rivelato che il futuro della squadra è in bilico visto che il governo kazako non ha pagato nessuno stipendio a corridori e membri dello staff e che l'attività potrebbe presto essere sospesa.
Astana, un grande inizio
Le prime corse dell’anno sembravano aver messo tutto a posto in casa Astana dopo una pausa invernale difficile. La squadra kazaka ha visto partire nel ciclomercato il suo leader Fabio Aru, un divorzio che ha lasciato degli strascichi polemici e un possibile epilogo in tribunale in virtù di una clausola che il corridore non avrebbe rispettato. La Astana non è riuscita a rimpiazzare Aru con un altro big, ma i dubbi sulla qualità e gli obiettivi della squadra sembravano essere stati spazzati via dalle prime settimane di gare. La squadra kazaka è stata protagonista con Fuglsang e Luis Leon Sanchez nelle prime corse spagnole, ha conquistato la prima classica al nord con Valgren e fatto man bassa di vittorie in Oman con Lutsenko, Cort Nielsen e Lopez.
Vinokourov: ‘Situazione critica’
Sul futuro della Astana è però arrivata come una doccia gelata un’intervista del Team manager Alexandre Vinokourov al sito kazako vesti.kz. L’ex campione ha spiegato che il governo kazako non sta più pagando gli stipendi di corridori e staff e che l’attività del team sta andando avanti solo grazie a dei fondi preesistenti.
“La situazione è critica” ha dichiarato Vinokourov. “Stiamo andando alle gare con i nostri risparmi, i ragazzi non hanno ricevuto gli stipendi. Ci sono 30 corridori sotto contratto, abbiamo degli obblighi verso di loro. Se si aggiunge lo staff sono più di 50 persone, inclusi massaggiatori, allenatori, medici.
Vinokourov non ha nascosto tutta la sua preoccupazione, in quanto ulteriori ritardi potrebbero bloccare l’attività e mettere a rischio l’esistenza della squadra.
“Voli, alloggi, logistica, sono tutte spese urgenti. Qualsiasi rinvio fermerebbe la squadra prima delle gare più importanti della stagione e questo porterebbe inevitabilmente alla chiusura del progetto dopo 13 anni” ha aggiunto Vinokourov.