Nella notte del 25 Febbraio si son tenute ben 8 sfide di pallacanestro d'oltreoceano, fra queste spicca il big match Golden State Warriors - Oklahoma City Thunder, andiamo ad analizzarle una per una.

Cronaca e risultati dei match

New York Knicks - Boston Celtics (112-121)

Questa notte al Madison Square Garden Kyrie Irving ha dato spettacolo registrando quasi una tripla doppia (31 punti, 9 rimbalzi e 8 assist). Boston inizia a conquistare la testa della partita nel terzo quarto grazie proprio a Kyrie Irving, il quale solo in questa frazione di gioco segna 15 punti.

Sommariamente questa notte hanno fatto tutti bene i ragazzi di Coach Stevens, 6 sono i giocatori che hanno segnato almeno 19 punti: in particolare Jaylen Brown che dopo aver segnato 24 punti si conferma come un giovane di grande talento. Dall'altra parte invece vediamo dei Knicks che, con l'assenza di Porzingis per infortunio, sono destinati a giocare un'altra stagione dove l'unico obbiettivo è perdere e cadere nei meandri della classifica nella speranza di una possibile ricostruzione della franchigia. Positivi solo Trey Burke che, uscendo dalla panchina, mette a referto ben 26 punti e 8 assist, e Enes Kanter che con i suoi 211 cm aiuta New York nei rimbalzi conquistandone 12.

Utah Jazz - Dallas Mavericks (97-90)

Dopo che Portland ha fermato la striscia positiva di 11 partite vinte, i Jazz ritrovano il ritmo contro Dallas.

Quest'ultima, come ha detto Nowitzki ai microfoni, in questa stagione è riuscita a tener testa a molte squadre per poi perdere le partite nei minuti finali. Ed è successo proprio questa notte, in cui, il risultato si è deciso solo negli 5 minuti con un parziale di Utah 8-0. Positivo come sempre Donovan Mitchell che chiude con 25 punti, 6 assist e 5 rimbalzi, accompagnato da un Gobert in doppia cifra (13 punti e 10 rimbalzi). Dall'altra parte nel roster texano possiamo trovare 5 giocatori in doppia cifra, tra cui l'intramontabile Nowitzki e J.J. Barea con una doppia-doppia a testa.

Sacramento Kings - Los Angeles Lakers (108-113)

Alla fine i Lakers hanno la meglio sui Kings, grazie anche a un super Caldwell-Pope che segna 34 punti tirando col 57.1% dall'arco.

Bene anche Isaiah Thomas con 17 punti uscendo dalla panchina, mentre invece Ball rimane per tutto il match seduto in panchina dopo esser appena tornato dall'infortunio. Bogdanovic nel finale fa vedere uno spiraglio ai Kings portandosi a -1 grazie a un gioco da quattro ma, nel loro ultimo possesso si affidano ancora a lui il quale non trova nient'altro che il primo ferro.

Minnesota Timberwolves - Chicago Bulls (122-104)

Minnesota, senza Butler a causa di una frattura al menisco, riesce a confermarsi contro Chicago come un'ottima squadra da Playoff. Comandati da un Jeff Teague da 25 punti e da un Towns che registra la sua 53° doppia-doppia della stagione arrivando in vetta a questa classifica, Minnesota sconfigge Chicago.

Non è bastata una buona prestazione dell'ex della partita Zack LaVine che mette a referto 21 punti, 7 assist e 6 rimbalzi. Chicago così arriva alla sua terza sconfitta di fila, non ritrovando più quella chimica che ormai si era creata quando fra le linee della franchigia dell'Illinois c'era Mirotic.

Golden State Warriors - Oklahoma City Thunder (112-80)

Finisce con una netta vittoria per i Warriors la supersfida all'Oracle Arena, che si impongono su Okc. Durant chiude con 28 punti, e non fa meno Steph Curry con 21 punti, 9 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi. Malissimo Paul George che, a differenza dell'ultima partita contro i Warriors nel quale diede spettacolo con 38 punti, registra un orribile 1/14.

Chiudendo il primo tempo a 52-45, Golden State si allunga esponenzialmente nel terzo quarto segnando 30 punti solo nella terza frazione di gioco. Dopo la partita si alzano polveroni di proteste in casa Oklahoma, Westbrook infatti accusa il centro georgiano pachulia il quale, dopo aver fatto cadere Westbrook in un contatto sotto canestro, simula una spinta subita buttandosi su Russell che era steso sul parquet. Alla voce dell'MVP si aggiunge anche quella del compagno Paul George e persino di Kyrie Irving.

Phoenis Suns - Portland Trail Blazers (104-106)

Portland si riconferma come squadra dall'esponenziale talento. Ancora una volta il trio delle meraviglie che si sta delineando nel roster della franchigia dell'Oregon, composto da Damian Lillard, CJ McCollum e Jusuf Nurkic, si impone sulle avversarie che si trovano nel loro cammino di salita della Western Conference.

La partita di questa notte però dal canto suo non è stata una passeggiata, infatti Lillard & Co sono stati sotto persino di 15 punti a 7 minuti dal suono della sirena. Qui l'aiuto di Lillard è stato fondamentale quanto letale, con 19 punti solo nel quarto quarto riesce a far rialzare la china al suo team. Decisivo il suo layup a soli 0.9 secondi dal termine che decreta come vincitrice del match Portland. Sommariamente Lillard è stato autore di 40 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, accompagnati dai 21 punti di McCollum e dai 14 di Nurkic con l'innesto di 13 rimbalzi. Per quanto riguarda Phoenix invece si ricordano i 30 punti del vincitore del 3 Point Contest 2018 Devin Booker, e i 19 di TJ Warren.

Philadelphia 76ers - Orlando Magic (116-105)

Philadelphia vince e stupisce inginocchiando questa notte anche Orlando. Il solito gigante camerunense Joel Embiid schiaccia la discutibile difesa dei Magic mettendo a referto 28 punti e 11 rimbalzi. Al suo fianco c'è il giovanotto australiano Ben Simmons che danzando sul parquet insacca 17 punti e 7 assist. Benissimo anche il nostro connazionale Belinelli che chiude con 15 punti tirando col 50%. Con questa striscia di 7 vittorie per la franchigia della Pennsylvania le cose si fanno interessanti, il progetto di ricostruzione sta andando alla grande e via via si sta scalando la Eastern Conference agguantando Milwaukee. In molti dicono che sia la squadra del momento più in forma a Est, il nostro "piccoletto" Embiid si aggrega a questi cori dicendo il suo solito 'TRUST THE PROCESS'.

Miami Heat - Memphis Grizzlies (115-89)

Miami passeggia nella partita contro Memphis ritrovando una vittoria che mancava da 3 partite. Gli Heat rimangono per l'intera partita in testa grazie sopratutto a Tyler Johnson con i suoi 23 punti e ad una buona serata al tiro di Winslow chiudendo con 7/12 dal campo. Memphis in questa stagione fino ad ora ha fatto vedere due facce opposte, all'inizio della Regular Season era ai vertici della Western Conference ma pian piano è scesa facendo delle sconfitte uno stile di vita. Tutto ciò può esser spiegato dagli infortuni di Conley e Parsons? Diamo la parola alla palla a spicchi!