fabio aru ha preso parte all'edizione 2018 dell'Abu Dhabi Tour, che si è conclusa con la vittoria dello spagnolo della Movistar Alejandro Valverde.

La classifica finale della corsa

La quarta edizione dell’Abu Dhabi Tour è stata appunto vinta da Valverde, che ha trionfato nell'ultima tappa, con un arrivo in salita a quota 1025 metri, anticipando il colombiano Miguel Angel Lopez. Dietro di loro corridori di tutto rispetto: terzo il francese Julian Alaphilippe, quarto il polacco Rafal Majka e quinto l’olandese Wilco Keldermann. Per quanto riguarda gli italiani possiamo registrare il sesto posto di Davide Formolo, giunto a 37 secondi da Valverde, l'ottavo posto di Diego Ulissi a 55 secondi e il quindicesimo di Fabio Aru, a poco più di un minuto.

Nella classifica generale primo è terminato Valverde, secondo Keldermann a 17 secondi e terzo Lopez a 29 secondi. Formolo ha concluso sesto a 1’13”, Ulissi settimo a 1’18” e Aru tredicesimo a 1’42”. Elia Viviani è invece riuscito a vincere una tappa e a restare per due giorni leader della classifica generale.

Per Aru obiettivo Giro d'Italia

Alcuni giorni prima del suo debutto stagionale all'Abu Dhabi Tour, Fabio Aru ha ufficializzato la propria intenzione di partecipare al Giro d'Italia di quest'anno. Per lui si tratterebbe del ritorno dopo un'assenza di due anni, con l'obiettivo di rinverdire il buoni risultati del 2014 e del 2015, annate in cui era riuscito ad arrivare, rispettivamente, terzo e secondo nella classifica generale della Corsa Rosa.

Il campione italiano in carica ha dichiarato di aver preso la propria decisione dopo un'attenta riflessione, confermando ad ogni modo che sono fortissime le motivazioni che spingono i corridori italiani verso il Giro d'Italia, la corsa di casa dalla lunghissima tradizione. Aru, che quest'anno ha cambiato squadra, punterà senza dubbio alla vittoria finale, forte delle proprie doti di grande scalatore, che ben si adattano ad un percorso pieno di salite molto impegnative.

Il “Cavaliere dei Quattro Mori” potrà inoltre fare affidamento sull'aiuto che dall'ammiraglia potrà dargli Giuseppe Saronni, personaggio dalla grande esperienza sia come allenatore che come corridore, che il Giro ha saputo vincerlo due volte. Saronni ha saputo aggiudicarsi due edizioni della Corsa Rosa in un'epoca in cui il Ciclismo italiano era ricco della presenza di ciclisti del calibro di Francesco Moser, Giovanni Battaglin, Silvano Contini, Roberto Visentini, “Tista” Baronchelli, Mario Beccia e tanti altri; senza dimenticare il francese Bernard Hinault, che quando partecipava al Giro la faceva da padrone.

Staremo quindi a vedere cosa saprà fare il tandem Aru-Saronni, con la certezza se arriveranno dei buoni risultati, questi saranno molto apprezzati dai tifosi italiani, sempre pronti a sostenere i paladini nazionali.