E’ sempre Chris Froome e la sua positività al salbutamolo a far discutere nel mondo del Ciclismo. Il campione del Team Sky ha già debuttato nelle scorse settimane nonostante il procedimento che potrebbe portare alla squalifica sia ancora in corso. Sul caso Froome è tornato a parlare David Lappartient, il presidente dell’Uci, la Federciclismo internazionale. Il dirigente francese non si è mostrato per niente ottimista, prospettando una situazione che soprattutto per il Giro d’Italia sarebbe grottesca.

‘Froome ha il diritto di correre’

David Lappartient ha rilasciato diverse dichiarazioni negli ultimi giorni a proposito del caso Froome.

Anziché rassicurare però il presidente dell’Uci ha rafforzato i motivi di preoccupazione. Lappartient ha ricordato che l’Uci non può sospendere il corridore, in quanto la non negatività al salbutamolo non lo prevede, e che quindi la sua stagione continuerà ad oltranza, a meno di un improbabile intervento del Team Sky. “Froome ha il diritto di correre e l’Uci glielo riconosce, ma la cosa crea una situazione difficile per tutto il ciclismo” ha dichiarato Lappartient in un’intervista concessa a La Stampa. “Spetta a Froome e alla Sky assumere il comportamento più appropriato, altre squadre hanno sospeso i propri corridori in questi casi” ha ricordato il presidente dell’Uci.

‘Nessuna garanzia per il Giro’

Lappartient si è augurato in una soluzione veloce del caso, ma l’auspicio deve scontrarsi con una realtà ben diversa. Sembra improbabile che la questione arrivi alla sentenza prima del Giro d’Italia. Con l’impossibilità di imporre una sospensione cautelativa è quindi sempre più concreta l’ipotesi di un Chris Froome al via del Giro sub iudice, con la prospettiva di una corsa falsata e di un risultato da riscrivere nei mesi successivi.

“Spero che si risolva prima del Giro, ma non sono io a gestire le carte” ha dichiarato Lappartient a Eurosport. “Non posso garantire che il caso venga risolto prima della corsa italiana, ci sono tante procedure e perizie che richiedono tanto tempo per essere analizzate. I tempi potrebbero allungarsi e arrivare fino a dopo la conclusione del Giro d’Italia” ha aggiunto il dirigente francese.

Froome sarà quindi quasi certamente alla corsa rosa con ancora il procedimento in corso sul caso salbutamolo: tutti i risultati che otterrà alla corsa rosa potrebbero dunque essere poi cancellati, una prospettiva da incubo per l’immagine del Giro e di tutto il ciclismo.