Si sono vissuti lunghi momenti di paura durante la settima e penultima tappa della Parigi Nizza, la frazione più impegnativa con l’arrivo in quota di Valdeblore La Colmiane. Alessandro De Marchi era all’attacco insieme al compagno di squadra Nicholas Roche e ad altri corridori. Il friulano ha sbagliato una curva ed è volato in una scarpata facendo temere il peggio. Per fortuna poi la situazione si è rivelata molto meno grave di quanto poteva sembrare in un primo momento.

De Marchi: ‘Mi sono spaventato ed ho frenato’

La tappa numero sette della Parigi Nizza era particolarmente attesa visto l’arrivo in salita di Valdeblore La Colmiane.

La corsa è stata molto accesa nel finale, con il crollo della maglia gialla Luis Leon Sanchez, ma anche quello di un altro dei grandi favoriti, Julian Alaphilippe. La corsa è stata vinta da Simon Yates che si è impossessato anche della maglia gialla davanti ai fratelli Ion e Gorka Izagirre, staccati di 11’’ e 12’’.

Ma già nelle fasi centrali si sono vissute emozioni forti, per ben altri motivi. Alessandro De Marchi è stato protagonista di una caduta che l’ha visto volare oltre il guardrail e finire in una scarpata. Il corridore friulano della BMC era in fuga per fare da punto di appoggio al capitano designato della squadra, Dylan Teuns. “Stavo seguendo Nicholas Roche in discesa. Siamo entrati in una curva molto velocemente, mi sono un po’ spaventato ed ho frenato.

Ho provato a fermarmi ma ero troppo veloce e sono finito oltre le barriere” ha raccontato Alessandro De Marchi al sito ufficiale del Team BMC.

‘Sono stato fortunato’

Dopo il volo del corridore di Buja si sono vissuti attimi di terrore alla Parigi Nizza. Per fortuna De Marchi è riemerso dalla scarpata abbastanza alla svelta, ha preso una nuova bicicletta dall'ammiraglia ed è ripartito, raggiungendo il traguardo con circa 20 minuti di ritardo dai primi.

“Sono rimasto lì per circa 20 secondi, ho capito che non avevo niente di rotto e quindi potevo alzarmi” ha raccontato il corridore della BMC.

“Sono fortunato che ho solo delle abrasioni sulla spalla e sulla gamba” ha aggiunto De Marchi, che si è però rammaricato per non aver potuto giocare il suo ruolo fino in fondo in questa importante tappa. “E’ deludente perché mi sentivo davvero bene e stavo per attaccare dalla fuga. Il mio problema oggi era che non avevo nessun timore delle discese e questa è una cosa pericolosa” ha concluso De Marchi.