Nuove ombre aleggiano attorno al Team Sky. Dopo l'articolo apparso sul 'Daily Mail', stavolta è un'inchiesta parlamentare in Gran Bretagna ad alimentare altri sospetti sulla squadra di Dave Brailsford. Dal rapporto dell'inchiesta, la Sky viene accusata di aver fatto uso di triamcinolone durante il percorso di avvicinamento al Tour de France 2012 (quello vinto da Bradley Wiggins e che consacrò Chris Froome). Un'accusa che, però, la squadra britannica ha immediatamente respinto attraverso un comunicato ufficiale.

Doping nel ciclismo: nuove ombre sul Team Sky

L'inchiesta è stata condotta dal 'Comitato britannico per il digitale, la cultura, i media e lo sport'. Il rapporto dedica al Ciclismo e, più in particolare, al Team Sky e a Bradley Wiggins un intero capitolo. Oltre all'accusa dell'uso di triamcinolone, nel rapporto si pone l'accento anche sull'uso eccessivo di TUE (Therapeutic Use Exemption) e sul famigerato pacco del 2011 contenente un prodotto contro l'influenza.

Pur non essendoci alcuna prova schiacciante su una violazione delle regole in materia di Doping, dall'inchiesta si vuole sottolineare come "il Team Sky superi, troppo spesso, il confine dell'etica". I corticosteroidi come il triamcimolone, infatti, possono mutare il rapporto peso/potenza in maniera del tutto innaturale.

Secondo il comitato britannico, le quantità adoperate dalla squadra di Brailsford hanno poco a che vedere con "ragioni di salute dei corridori e tenderebbero, anzi, a migliorare le loro prestazioni". Alla luce di quanto emerso, la richiesta è quella del divieto assoluto dell'assunzione di corticosteroidi, anche dietro prescrizione medica.

La risposta della Sky

Non è tardato ad arrivare il comunicato ufficiale del Team Sky, in risposta alle accuse di cui sopra: "Il rapporto porta alla luce alcuni errori commessi, già riconosciuti da noi e per i quali ci siamo assunti la piena responsabilità. Avevamo già contattato il comitato un anno fa, descrivendo in maniera esaustiva i passaggi intrapresi per rimediare.

Ciononostante, il rapporto continua a porre l'accento sull'uso di triamcinolone da parte dei nostri corridori prima del Tour 2012. Come è già avvenuto in passato, respingiamo con forza questa affermazione. Dispiace che il comitato non ci abbia concesso l'opportunità di rispondere direttamente alle accuse fatte. Da sempre, noi del Team Sky siamo impegnati per ricreare un ambiente che consenta agli atleti di svolgere il proprio lavoro in maniera pulita e trasparente".