Si correrà domenica prossima la Liegi-Bastogne-Liegi, la gara conclusiva del “trittico delle Ardenne” e anche della sequenza delle grandi classiche di inizio stagione, incominciata con la Milano-Sanremo. La Liegi è inoltre considerata la “decana” delle corse ciclistiche, in quanto la sua prima edizione fu disputata addirittura nel 1892: si concluse con la vittoria del belga Leon Houa, che si aggiudicò anche le due edizioni successive.
I favoriti
I corridori che vengono considerati come principali favoriti sono quelli usciti da protagonisti dalla Freccia Vallone, è quindi giusto citare per primo il francese Julian Alaphilippe, trionfatore sul Muro di Huy, capace di interrompere il dominio dello spagnolo Valverde che si era aggiudicato le quattro edizioni precedenti, e di riportare la Francia alla vittoria in una grande classica.
Alaphilippe aveva dimostrato di avere una buona condizione già nel Fiandre e ora punta con decisione a fare il bis sulle Ardenne. Altro grande favorito è il già citato Alejandro Valverde, quinto nell'Amstel Gold Race e secondo nella Freccia Vallone, che anche nella Liegi si è sempre trovato a suo agio, riuscendo a trionfare per quattro volte, nelle stagioni 2006, 2008, 2015 e 2017. Un altro corridore che viene considerato tra i candidati alla vittoria è il francese Romain Bardet, che nelle ultime gare a cui ha preso parte ed in particolare nella Freccia ha dimostrato di essere in costante crescita, e il fatto che la Liegi sia dal punto di vista altimetrico a più dura delle classiche, considerata a pari solo con il Giro di Lombardia, potrebbe giocare a vantaggio di questo corridore transalpino che ha costruito la sua fama sulle salite del Tour.
Vincenzo Nibali
Una citazione a parte la merita il nostro Vincenzo Nibali, indicato tra i favoriti non solo perché ha già da tempo dichiarato che la Liegi rientra nei propri obiettivi stagionali, insieme al Tour de France ed al Campionato del Mondo, ma soprattutto per come “lo Squalo” ha corso nella Freccia Vallone, andando all'attacco con decisione e dimostrando di essere molto cresciuto dopo il Fiandre e l'Amstel.
Vincenzo potrà inoltre correre senza l'ansia di dovere per forza centrare un risultato, perché quest'anno una grande vittoria in una classica l'ha già ottenuta: la Milano-Sanremo; questo fatto potrebbe fornire al numero uno del Ciclismo italiano un ulteriore elemento di tranquillità, poi le gambe dovranno fare il resto.