Il mondo del Ciclismo è ancora sotto shock per quanto è avvenuto sulle strade dell'ultima edizione della Parigi Roubaix. Nonostante ciò sta cercando di andare avanti, molte le gare in questo periodo tra cui le classiche del nord molto sentire, e il trittico delle Ardenne, che inzierà domenica prossima con la Amstel Gold Race. Non ci piace parlare di polemiche ma di riflessioni in merito a ciò che è avvenuto a Michael Goolaerts, stroncato da un infarto a 125 km dall'arrivo.

Gli inquirenti hanno accertato e comunicato che la morte non è avvenuta in seguito alla caduta e l'Uci proprio nei giorni scorsi ha diramato un comunicato nel quale spiegava perchè la gara non sia stata fermata.

Ma gli interrogativi in merito a questa morte improvvisa del belga 23enne rimangono e oggi il nostro commissario tecnico davide cassani è intervenuto su 'Il Giornale' cercando di rispondere a dubbi e domande, che purtroppo rimarranno senza certezze.

Cassani: 'Queste non sono gare qualsiasi'

Con la consueta pacatezza e sensibilità Davide Cassani ha riportato sul quotidiano on line ciò che tutti si chiedono, come è potuto succedere? "In Italia c'è la legge 82, che obbliga tutti coloro che vogliono praticare attività agonistica ad effettuare esami di idoneità agonistica" dichiara il ct. C'è da sottolineare infatti che gli agonisti sono obbligati a vari esami come la spirometria, l'elettrocardiogramma a riposo e da sforzo, e l'ecocardiogramma.

In Belgio molti di questi esami per i professionisti non sono obbligatori, e la legge che regola l'attività agonistica non è forte come in Italia che, a quanto dice il ct, è 'un Paese all'avanguardia'.

Il pensiero di Cassani è lucido e scoperchia un pentolone che forse da troppo tempo è rimasto socchiuso, per il ct infatti 'Correre certe corse non può essere solamente un premio'.

Alcune gare sono massacranti per questi giovani atleti, e la Parigi Roubaix è proprio una di queste: 'Non sono gare per tutti, non sono gare qualsiasi e questa è la gara per eccellenza'.

È evidente che il commissario tecnico non stia facendo una caccia alle streghe quanto porre un'attenzione sul regolamento per accedere alle gare professionistiche.

L'immagine di Michael Goolaerts esanime steso a bordo carreggiata è stata straziante e rimarrà a lungo nella memoria dell'opinione pubblica, Il tribunale di Canbrai ha aperto un'inchiesta non penale come atto dovuto e senza ipotesi di reato per accertare le cause della morte di questo ragazzo, morto a 23 anni mentre stava vivendo il suo sogno.