Piovono critiche sugli organizzatori della Parigi-Roubaix, rei - secondo alcuni - di non aver fermato la corsa dopo la caduta del povero Michael Goolaerts. Il 23enne, caduto quando mancavano 125 km al traguardo, è morto a distanza di poche ore a causa di un arresto cardiaco. Sulla vicenda è voluto intervenire il commissario dell'Unione ciclistica internazionale Philippe Marien, il quale ha voluto spiegare i motivi che hanno indotto la giuria a consentire il proseguimento della gara.

Parigi-Roubaix, Marien: 'Non è come fermare una partita di calcio'

Intervistato dal quotidiano belga 'Het Nieuwsblad', il commissario Uci ha affermato che "fermare una corsa di Ciclismo professionistico non è come fermare una partita di calcio, in cui basta un fischio da parte dell'arbitro per richiamare l'attenzione dei 22 giocatori in campo. C'è un'intera organizzazione dietro una corsa di ciclismo - prosegue l'esponente dell'Unione ciclista internazionale -, le strade pubbliche sono chiuse e migliaia di spettatori presenziano per buona parte del percorso". Marien ha attaccato anche i media e i social network per le critiche, a suo dire ingiuste, nei confronti degli organizzatori della classica francese: "Di questi tempi, sui media come Twitter vengono lanciate alcune notizie in maniera troppo frettolosa, senza preoccuparsi troppo della loro fondatezza.

Le critiche riguardo al prosieguo della gara non hanno molto senso, visto che noi tutti siamo rimasti all'oscuro del destino di Michael fino alle 23,30".

Pur non essendo presente fisicamente alla Parigi-Roubaix 2018, Marien ha assistito agli attimi concitati della caduta di Goolaerts dal proprio televisore di casa: "La notizia è stata inquietante e, allo stesso tempo, spaventosa.

È stato un terribile avvenimento, ma sfortunatamente la vita va avanti e dobbiamo pensare alle prossime gare".

Lappartient fa le condoglianze alla famiglia di Goolaerts

Il presidente dell'Uci David Lappartient si è affidato a Twitter per esprimere il proprio cordoglio in seguito alla morte di Michael Goolaerts. Sul social del 'canarino', l'esponente del principale organo del ciclismo ha così commentato: "A nome dell'Unione ciclistica e della famiglia ciclistica nel suo complesso, vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia, alla squadra e agli amici di Michael Goolaerts, che ci ha lasciato troppo presto.

Condividiamo la loro immensa tristezza".