Tempo di semifinali per la pallacanestro italiana. Quattro squadre rimaste a partecipare al gran ballo: se per due arrivare almeno fino a questo punto era considerato un obbligo, per le altre accarezzare il sogno di essere presenti all’ultimo atto è già un enorme risultato. Ma arrivati a questo punto, la voglia di giocarsela è tanta. Ecco a voi la presentazione delle semifinali, che inizieranno il 24 maggio.

EA7 Emporio Armani Milano (2) – Germani Basket Brescia (3)

Due squadre agli antipodi per mentalità e progettazione. I favoriti d’obbligo di ogni stagione che spendono e spandono al non raggiungimento dei risultati, e la sorpresa dell’anno che tanto sorpresa non è.

Iniziamo da Milano, proveniente dalla regular season più ‘deludente’ degli ultimi cinque anni (secondo posto risultato peggiore dal 2013/2014) e dalla solita campagna europea con ben pochi acuti. Ma nei quarti di finale con Cantù, le ‘scarpette rosse’ hanno messo in mostra i loro lati migliori. In primis, la difesa: Goudelock e compagni hanno tenuto a 71 punti di media l’attacco della Red October, che arrivava alla post season con il titolo di miglior attacco (87 ad allacciata di scarpe). Milano ha ovviamente dalla sua tanto talento in ogni posizione; nella serie con Cantù è stata nuovamente confermata la sensazione che la squadra di Pianigiani giri meglio con un giocatore ‘normale’ ma vero regista come Cinciarini rispetto ad un playmaker più talentuoso ma altrettanto solista come Jordan Theodore.

Dall’altra parte Brescia si è imposta come solida realtà in nemmeno due anni; dopo la prima stagione di apprendistato, la squadra di coach Diana ha voluto mantenere la spina dorsale andata vicinissima ai playoff nel 2017, dopo una partenza bruciante non ha sofferto di vertigini, mantenendo saldamente fra le mani il terzo posto in classifica e battendo 3-0 nei quarti una coriacea Varese.

Molto passa da Luca Vitali, in questo momento uno dei migliori, se non il miglior play puro del campionato, e dal talento dei suoi esterni come Marcus Landry, MVP 2017 del nostro campionato. I confronti stagionali vedono un successo a testa, con il fattore campo rispettato: Milano parte avanti, ma Brescia è libera di sognare il colpaccio.

Umana Reyer Venezia (1) – Dolomiti Energia Trento (5)

Dall’altra parte del tabellone, la replica della finale 2017. Emozionante dodici mesi fa, ci si attendono scintille anche adesso. La Reyer, dopo la sbornia tricolore, era chiamata ad un’impresa ancor più difficile: confermarsi ad alti livelli. La dirigenza lagunare ha agito in maniera intelligente, mantenendo intatta l’ossatura della squadra scudettata ed aggiungendo giocatori funzionali agli schemi di De Raffaele. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: primo posto in stagione regolare e primo trionfo europeo della propria storia con la conquista della FIBA Europe Cup nella finale tutta italiana con Avellino. La serie dei quarti di finale contro Cremona è stata vinta senza particolari patemi: un attacco già di suo performante (82 punti di media in stagione regolare) ha fatto un ulteriore passo in avanti, sotterrando la Vanoli con 98 punti ad allacciata di scarpe, con l’ex MVP Daye (arrivato in corso d’opera) e il croato Peric in evidenza.

Gli orogranata sono chiamati a confermare le loro sensazioni positive contro un avversario ostico come Trento, unica squadra capace di sovvertire il pronostico dettato dalle posizioni in classifica. Ma l’odore di upset contro Avellino si sentiva da un po’, per via del campionato della squadra di Buscaglia praticamente identico a quello dello scorso anno. Una prima parte di stagione zoppicante, un girone di ritorno che, dopo i dovuti aggiustamenti, è diventato una cavalcata fatta di 11 vittorie e 4 sconfitte, che le ha fatto scalare posizioni in classifica. La crescita di Shavon Shields (15 di media) è stata esponenziale, mentre il ritorno di Dustin Hogue ha dato più cattiveria ed atletismo nel pitturato. Lo scorso anno la serie di finale fu tiratissima e risolta dopo sei combattutissime gare: si prevede grande sfida anche quest’anno.