Mark Cavendish non è certo il tipo da dichiarazioni politicamente corrette ed anche con il passare degli anni il suo modo di fare non è cambiato. L’ex Campione del Mondo ha sempre espresso in maniera molto chiara i suoi pensieri, con poca diplomazia ma tanta genuinità. Gli avversari diretti delle volate sono sempre stati tra i suoi bersagli preferiti e l’ultima stoccata, o provocazione, è stata assestata a Marcel Kittel e Andrè Greipel. Ad un mese dalla sfida diretta del Tour de France il velocista della Dimension Data ha tracciato un ritratto davvero poco lusinghiero dei due rivali.
Ciclismo, Cavendish: ‘Noi vinciamo e perdiamo come squadra’
Per Mark Cavendish questa stagione 2018 è stata finora davvero avara di soddisfazioni, tra cadute e incidenti vari che lo hanno costretto ad una continua serie di stop. Dopo la rovinosa caduta alla Milano Sanremo il velocista britannico ha gareggiato nel mese di maggio al Tour de Yorkshire e al Giro di California, ma senza brillare, e il suo prossimo impegno sarà il Giro di Slovenia, dal 13 al 17 giugno. In Slovenia si rinnoverà una sfida stellare e classica per gli sprint, quella con Marcel Kittel. A mettere ancora più pepe sul confronto diretto tra due dei più grandi velocisti degli ultimi decenni ci ha pensato lo stesso Cavendish con un’intervista rilasciata a Cycling.be, a cui il campione del Team Dimension Data ha affidato dei commenti molto espliciti e poco lusinghieri sui suoi rivali.
Cavendish ha sottolineato il suo rapporto con il resto della squadra, molto diverso da quello di Kittel con i suoi compagni: “Io non li considero come il mio staff, ma mi vedo come l’ultimo anello della catena. Vinciamo e perdiamo tutti insieme” ha dichiarato il velocista britannico, che ha aggiunto come altri pensino il Ciclismo e le volate in maniera più individuale.
“Non tutti i velocisti la vedono in questo modo. Ad esempio Marcel Kittel è uno che fa davvero lavorare i compagni di squadra per lui. Questo non è il mio caso, vedo il ciclismo in modo diverso. Il nostro team è composto da otto ragazzi che cercano di raggiungere insieme il massimo” ha spiegato Cavendish.
‘Greipel? Solo forza, niente testa’
Ancora più categorico è stato il commento che Cavendish ha riservato al suo ex compagno di squadra Andrè Greipel. All’inizio della carriera, ai tempi della Htc i due sprinter avevano avuto qualche problema di convivenza, risolti dal cambio di squadra del tedesco. “Io non sono un corridore romantico come Greipel” ha spiegato Cavendish entrando poi più nel merito per dare una connotazione totalmente negativa alla visione antica, quasi primitiva, del tedesco. “Lui usa completamente la forza, io sono l’opposto, piccolo e non così potente, quindi devo fare affidamento su tecnica e strategia. Lui è tutto forza, niente testa, io sono tutto testa” ha concluso il velocista britannico.