Si è conclusa la prima frazione della Vuelta 2018, una cronometro individuale della lunghezza di 8 chilometri, corsa a Malga, che ha assegnato la prima maglia rossa di leader della classifica generale all'australiano Rohan Dennis.

La classifica dopo la prima giornata

Dennis, corridore della BMC, ha percorso il tracciato previsto in 9’39”81; al secondo posto si è classificato Michal Kwiatkowski, staccato di 6 secondi. Terzo il belga Victor Campenaerts. Per quanto riguarda coloro che vengono considerati tra i possibili protagonisti nella lotta per la classifica generale finale, Alejandro Valverde è giunto sedicesimo a 24 secondi, Bauke Mollema ventesimo a 27 secondi, Simon Yates trentesimo a 29 secondi e Nairo Quintana trentaquattresimo con un distacco di 30 secondi.

Il migliore dei corridori italiani è stato Alessandro De Marchi, ottimo sesto a 21 secondi, poi abbiamo Fabio Felline che ha terminato dodicesimo a 22 secondi dal vincitore. Fabio Aru ha fatto registrare un tempo di 10’18”, perdendo 39 secondi da Dennis, mentre Vincenzo Nibali ha impiegato un secondo in più.

Un primo bilancio per gli italiani

Per quanto riguarda Vincenzo Nibali, l'obiettivo primario della sua partecipazione al Giro di Spagna è senza dubbio la ricerca di un rapido ritorno nella migliore condizione, dopo la sfortunata vicenda del Tour ed in vista dell'appuntamento iridato, che si disputerà su un tracciato molto duro, il quale si adatta molto alle caratteristiche del corridore siciliano.

In quest'ottica i secondi persi in questa cronometro non sembrano essere particolarmente significativi.

Fabio Aru invece si è dichiarato molto motivato ed in vena di riscatto, dopo un inizio di stagione decisamente opaco ed in particolare un Giro d'Italia deludente. Il sardo punta tutto sui numerosi arrivi in salita che il tracciato della Vuelta riserva, e ha confidato di considerare come principali avversari i fratelli Yates, Uran e i corridori della Movistar, una squadra che schiera al via più punte, in particolare Nairo Quintana ed Alejandro Valverde.

I risultati di questa cronometro possono quindi essere valutati positivamente nell'ottica di Aru, in quanto il vincitore dell'edizione 2015 della Vuelta ha concesso pochi secondi ai campioni da lui stesso ritenuti i più pericolosi.

La corsa è appena incominciata, i corridori hanno ancora davanti tre settimane di tappe, molte delle quali piene di salite molto impegnative.