Mentre mancano ormai solo un paio di settimane alle convocazioni del CT Davide Cassani per i Mondiali di Ciclismo di Innsbruck, è pronta ad esplodere la discussione sulla chiamata di Fabio Aru in azzurro. A pesare sulla posizione dello scalatore sardo non sono tanto le prestazioni sottotono che sta fornendo alla Vuelta Espana, in aggiunta al tonfo del Giro d’Italia, ma una regola introdotta dalla Federciclismo un paio di anni fa per favorire la presenza dei corridori più forti nel Campionato Italiano. A sottolineare la situazione di Aru è stato Vincenzo Nibali, con una battuta che forse nasconde anche qualche contrasto tra i due.
Ciclismo, le regole per la convocazione
La norma che potrebbe escludere Fabio Aru dai Mondiali di ciclismo di Innsbruck è stata introdotta nel dicembre del 2016. Si tratta di una delibera della Lega Ciclismo Professionistico poi ratificata dalla Federciclismo che prevede la partecipazione obbligatoria, salvo giustificati motivi, al Campionato Italiano su strada ai fini dello svolgimento dell’attività con le squadre nazionali.
In pratica chi non corre il Campionato Italiano non può poi essere convocato in nazionale, a meno che non dimostri di essere stato infortunato o malato nel giorno della corsa. Fabio Aru quest’anno non ha gareggiato alla prova tricolore vinta da Elia Viviani e per questo non sarebbe convocabile per i prossimi Mondiali.
Questa posizione di Aru non era finora stata presa in considerazione, ma a sottolinearla ci ha pensato Vincenzo Nibali, capitano designato della nazionale per Innsbruck.
Nibali spinge Aru fuori dalla nazionale
Con una dichiarazione rilasciata al mensile Bicisport il fuoriclasse siciliano ha scoperchiato la situazione ambigua dell’ex compagno di squadra in vista dei Mondiali.
Durante la Vuelta Espana a Nibali è stato chiesto un parere sulla convivenza tra lui e Aru in nazionale: “Ma è sicuro che sia convocabile?” ha risposto Nibali. “Non ha corso il campionato italiano e le regole in vigore gli impedirebbero di essere convocato” ha spiegato il capitano del Team Bahrain. La risposta di Nibali potrebbe far pensare a qualche frizione tra i due corridori, e alla voglia del siciliano di non averlo in squadra ai Mondiali.
Dal canto suo Aru dovrà dimostrare di essere stato impossibilitato da un reale problema fisico a partecipare al Campionato Italiano di fine giugno, altrimenti la norma lo escluderebbe automaticamente dalle convocazioni.