Il primo step è raggiunto: con la vittoria sull’Argentina la nazionale italiana di Pallavolo ha già ottenuto la qualificazione per la seconda fase del campionato mondiale di volley che si giocherà la prossima settimana a Milano. Mettere in carniere il terzo successo consecutivo non è stato facile: l’Argentina ha infatti vinto il primo parziale e messo in seria difficoltà l’Italia in tutti gli altri set, arrivando anche a sfiorare il tie-break prima di cedere davanti a un ace di Baranowicz.

Il primo set va agli argentini

Il sestetto azzurro ha iniziato bene il primo set davanti al pubblico di Firenze, caldissimo come sempre: decisa e pungente, l’Italia è arrivata in vantaggio al primo dei due time out tecnici ma subito dopo ha iniziato a perdersi.

La squadra di Velasco si è resa protagonista di un’eccellente prestazione in ricezione e difesa, due fondamentali dove, al contrario, gli azzurri hanno commesso molti errori, tanto da inficiare la costruzione dell’attacco. L’Argentina avanti 16-14 al secondo time out tecnico, poi stacca sino al 22-19 e diventa imprendibile. Anzani tiene aperte le speranze con un attacco in primo tempo, ma le spegne Ramos con un mani e fuori. E’ il primo set perso dall’Italia in questo mondiale.

Secondo set: l’Italia inizia male, poi cambia tutto

Il parziale concesso agli argentini crea un clima negativo tra gli azzurri che tornano in campo molto tesi. Gli errori si ripetono, il team di Velasco non sta a guardare e conduce fino all’8-6 sull’Italia.

Tutto cambia quando va in battuta Giannelli: prima lui stesso con un ace, poi le martellate di Zaytsev e Juantorena iniziano a “fare male”. Il muro argentino perde efficacia, il pubblico fiorentino esalta gli azzurri che allungano sino 14-11. I sudamericani si perdono e cedono ancora punti. Il tabellone segna prima 19-13, poi 24-14: l’Italia ha dieci set point a disposizione: gli argentini ne annullano uno, Juantorena invece chiude il discorso e riporta tutto in parità.

Terzo parziale: Italia a corrente alternata, Mazzone chiude dopo le proteste argentine

Ancora tensione nel sestetto italiano quando inizia il terzo set: troppo nervosismo che favorisce un’Argentina che al contrario gioca molto compatta. A volte sembra che gli azzurri si mettano in difficoltà da soli. Si va avanti quasi costantemente punto a punto e senza mai vedere più di due lunghezze di vantaggio.

Sul 18-16 per l’Italia, una contestazione su una decisione arbitrale riporta la tensione ai massimi livelli e l’Argentina va avanti 19-18. Nei punti finali l’elettricità sul terreno di gioco potrebbe alimentare da sola i fari del palazzetto fiorentino: Zaytsev porta il punteggio sul 22-22 dopo un palleggio a una mano di Giannelli, subito dopo l’arbitro fischia una palla accompagnata a Solé e la panchina argentina esplode, Velasco in testa. L’arbitro non cambia la sua decisione, Zaytsev mette a segno un ace e si va sul 24-22, lo Zar sbaglia la battuta successiva e l’Argentina accorcia sul 24-23. Ci pensa Daniele Mazzone a chiudere i discorsi, finale 25-23.

Quarto set: per vincere sono serviti 28 punti

La formula di questo mondiale è particolare: per arrivare alla fase finale di Torino servono almeno 15 punti, cinque vittorie da ottenere tra la prima e la seconda fase che precedono il round finale. Gli azzurri lo sanno e vogliono incassare altri tre punti, l’Argentina invece ha già perso contro il Belgio e un’altra sconfitta metterebbe la qualificazione a rischio. Risultato? Un altro set da giocare con il coltello fra i denti. Gli azzurri provano diverse volte ad allungare (11-3, 16-8, 20-14), l’Argentina sembra faticare a reggere ma la forza dei sudamericani emerge nel finale. Dal 20-14 si passa al 21-18, poi il muro inizia a fermare l’attacco italiano e si va sul 22-21.

Quando Juantorena sbaglia clamorosamente una ricezione in palleggio il punteggio si impatta sul 23-23. Ancora un errore, questa volta di Lanza, l’Argentina va in vantaggio, pareggia Zaytsev (24-24), Zanotti allunga e ancora Zaytev a pareggiare i conti sul 25-25. Sembra non finire più: per una volta funziona il muro italiano con Mazzone, Pipe riporta tutti sul 26-26, lo Zar non molla e con un mani e fuori regala un nuovo match point all’Italia. Il ct Blengini mette in campo Baranowicz per la battuta e la mossa è vincente: ace e 28-26 definitivo.

Tabellino

Italia – Argentina 3-1 (22-25, 25-15, 25-23, 28-26)

Italia: Baranowicz 1, Juantorena 23, Giannelli 3, Mazzone 10, Zaytsev 20, Lanza 10, Anzani 6, Candellaro 0, Nelli 0, Colaci (L); non entrati Randazzo, Rossini, Cester, Maruotti.

All. Blengini.

Argentina: Zanotti 3, Cavanna 1, Poglajnen 18, Conte 8, Loser 4, J. Gonzalez 6, Sole 7, Lima 11, Crer 1, Lopez 1, Ramos 1, A. Gonzalez (L), Fernandez (L), De Cecco 0. All. Velasco.

Arbitri: Nasr Shaaban (Egitto) e Luis Gerardo Macias (Messico). Spettatori: 8.260.