È iniziato con la sorprendente vittoria di Oscar Rodriguez il trittico di montagna che da oggi a domenica promette di infiammare la Vuelta Espana. Il corridore della Euskadi Murias ha approfittato di una fuga da lontano a cui anche oggi il gruppo ha lasciato un vantaggio enorme per trionfare sulla dura salita di La Camperona. Gli uomini di classifica si sono sgranati negli ultimi 2 km, con pendenze anche oltre il 20%. Nairo Quintana ha guadagnato un po’ di terreno sugli avversari, ma ha aspettato le ultime centinaia di metri per scattare in maniera decisa, dando l’impressione di non aver approfittato in pieno di una giornata che sarebbe potuta essere molto favorevole.
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Vuelta Espana, ancora una fuga decisiva
Come nelle altre tappe di montagna anche nella prima giornata del trittico asturiano con arrivo a La Camperona il gruppo ha consegnato la vittoria di tappa ad una folta fuga partita nella prima parte della corsa. Ad andarsene sono stati una trentina di corridori, tra cui Conci, Felline, Ravasi, Majka, Teuns, De Gendt, Zakarin, King e Henao. Il gruppo ha lasciato una decina di minuti per poi iniziare il recupero con il lavoro della Cofidis, la squadra della nuova maglia rossa Herrada, aiutata poi in maniera più decisa dalla Movistar.
La fuga ha però mantenuto un vantaggio sufficiente per approcciare la salita finale di 8 km con la certezza di giocarsi la vittoria di tappa.
Rafal Majka è sembrato poter disporre dei compagni d’avventura quando le pendenze sono cambiate improvvisamente ad un paio di chilometri dall’arrivo, con rampe costantemente in doppia cifra.
Il polacco è stato raggiunto da Teuns, e con grande sorpresa da Oscar Rodriguez, 25enne spagnolo senza nessuna vittoria in carriera. Con un rapporto agilissimo il corridore della Euskadi Murias ha superato i due più quotati avversari mantenendo una bella cadenza fin sul traguardo, dove ha firmato un’inaspettata vittoria. Majka ha chiuso con un amaro secondo posto davanti a Teuns, Lambrecht e De Plus.
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Quintana aspetta, Herrada si difende
Il gruppo degli uomini di classifica è stato tirato a lungo dalla Movistar nella parte finale della corsa. Sulle rampe infernali della seconda parte della salita a La Camperona però Nairo Quintana non è stato così aggressivo come lasciava supporre l’atteggiamento dei compagni. Il colombiano ha atteso fino quasi al termine, allungando insieme a Simon Yates e poi partendo più deciso solo a duecento metri dall’arrivo, quando il britannico non è riuscito a reagire. Quintana ha così guadagnato 6’’ su Yates, con gli altri poco dietro alla spicciolata.
Mas ha chiuso subito dietro, dopo essere scattato in anticipo su Quintana e Yates, mentre Valverde e Pinot hanno perso 17’’, con Lopez, Kelderman, Kruijswijk e Uran a seguire.
Da segnalare un salto di catena a Lopez, che ha costretto il colombiano a ripartire da fermo su una pendenza micidiale. Aru ha perso quasi un minuto da Quintana, confermando lo standard dei giorni precedenti, e Herrada ha difeso la sua maglia rossa arrivando a meno di due minuti dai migliori.
Il corridore della Cofidis è ancora in vetta con 1’42’’ su Simon Yates e 1’50’’ su Quintana, in una classifica ancora molto corta che tra domani e dopodomani dovrebbe dare qualche certezza in più. Aru è sceso al 17° posto con un ritardo di 4’19’’.
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