Anche in una giornata che lo ha visto cedere la maglia iridata e ritirarsi presto, Peter Sagan è stato comunque tra i protagonisti più applauditi ai Mondiali di Ciclismo di Innsbruck. Il pubblico lo ha incitato e acclamato come una star sul circuito austriaco, anche quando si è staccato dal gruppo ed ha abbandonato la corsa. Sagan è poi riapparso tra la sorpresa generale nel momento della premiazione di Alejandro Valverde, rompendo il cerimoniale nel suo stile spiazzante e non convenzionale.

Sagan: ‘Orgoglioso di passare la maglia ad Alejandro'

Peter Sagan si era preparato con grande volontà per questi Mondiali di ciclismo sul difficile percorso di Innsbruck.

Dopo diversi anni era tornato alla Vuelta Espana per allenarsi al meglio, era riuscito a calare un po’ di peso, ma l’impresa del quarto titolo iridato consecutivo si è scontrata con una corsa davvero troppo dura per le sue caratteristiche atletiche. Il fuoriclasse slovacco si è staccato dal gruppo principale quando ancora mancavano 90 km al traguardo e si è ritirato poco dopo.

La sua giornata però ha avuto un epilogo sorprendente: durante la premiazione Sagan è salito sul palco per un simbolico passaggio di consegne tra il campione uscente e il nuovo iridato Alejandro Valverde, una scena davvero inconsueta che è uscita completamente dal rigido protocollo di premiazione. “L’idea è nata all’ultimo.

Nella boxe i contendenti si passano la cintura per il titolo. Ho chiesto all’Uci se fosse possibile. Ero orgoglioso di passare la maglia ad Alejandro e lui ne era felice” ha raccontato Sagan intervenendo ad un evento organizzato a Feltre dal suo sponsor Sportful.

‘L’iride è speciale’

Sagan è stato la stella assoluta della serata di Feltre ed ha parlato di tanti argomenti, tra il serio e l’irriverente.

I tre Mondiali vinti consecutivamente, come nessun altro nella lunga storia del ciclismo, hanno avuto ovviamente tanto spazio nelle sue parole.

“Non cambierei un Mondiale con una classica, l’iride è speciale” ha rivelato il fuoriclasse slovacco, che poi ha ritrattato l’idea di partecipare al Giro d’Italia del prossimo anno come aveva fatto capire all’annuncio del prolungamento di contratto con la Bora.

L’avvio del Giro 2019 con la cronoscalata al San Luca ha fatto fare retromarcia a Sagan, che con questa partenza non avrebbe nessuna chance di vestire la maglia rosa. “Facciamo che ne riparliamo l’anno seguente. Forse se capovolgiamo il percorso in stile kamikaze è meglio” ha scherzato il campione slovacco.