Un altro grave lutto colpisce la boxe tedesca, dopo la morte di Graciano Rocchigiani lo scorso 1 ottobre. Muore a 47 anni l'ex campione mondiale dei supermedi, Markus Beyer. La notizia è stata resa nota dai promoter Kalle e Nisse Sauerland, il cui padre Wilfried fu manager di Beyer nel corso della sua carriera. "Ci lascia troppo presto" è il commento su Twitter dei fratelli Sauerland. Le cause del decesso non sono state rese note, ma secondo quanto riferisce il Sun, l'ex pugile è morto a Berlino in ospedale dopo una breve malattia. Aveva chiuso la sua carriera nel 2008 e negli ultimi anni aveva lavorato come commentatore per l'emittente MDR.

'Boom Boom' di Germania

Markus era nato ad Erlabrunn il 28 aprile del 1971. Dopo una buona carriera da dilettante in cui si era fregiato di una medaglia di bronzo ai Mondiali di Berlino del 1995, era passato professionista l'anno successivo, battendo per TKO Eric Davis. Nel 1998 diventa campione tedesco dei supermedi battebdo per k.o alla settima ripresa Alexander Boy, l'anno dopo vince il titolo intercontinentale IBF grazie al successo ai punti su Juan Carlos Viloria. Sempre nel 1999, il 23 ottobre, indossa la cintura di campione del mondo dei supermedi WBC battendo ai punti con verdetto unanime Richie Woodhall. Non è un picchiatore implacabile, ma possiede grande velocità nei colpi che gli valgono il soprannome di 'Boom Boom', Beyer difende vittoriosamente il titolo nel gennaio del 2000 contro Leif Keiski, ma lo perde cinque mesi dopo al cospetto di Glenn Catley che lo mette k.o all'ultimo round.

La nuova scalata al titolo

Il pugile teutonico, però, riprende a costruire pazientemente i presupposti per un altro titolo mondiale: prima indossa la cintura di campione internazionale WBC battendo per k.o al 7° round Manuel Lopez nel 2001, due anni dopo arriva nuovamente alla chance iridata contro Danny Green in un match piuttosto controverso.

Nel primo round, infatti, Beyer subisce una testata dall'avversario, seppur accidentale ed ha un vistoso taglio che peggiora nella seconda ripresa, a causa di un'altra testata di Green, stavolta intenzionale, che ne decreta la squalifica. Il tedesco è nuovamente campione del mondo, difende il titolo vittoriosamente contro Andre Thysse nel febbraio 2004 e quattro mesi dopo viene sconfitto ai punti da Cristian Sanavia con verdetto non unanime.

Nella rematch contro il pugile italiano vince per k.o in 6 round e si riprende la cintura che difenderà per cinque volte fino alla sconfitta per k.o contro Mikkel Kessler dell'ottobre 2006 a seguito della quale decide di lasciare il ring. Tornerà per un altro combattimento sulla distanza delle otto riprese nel 2008 contro Murad Makhmudov, vinto ai punti. In dodici anni di carriera da professionista ha disputato 39 match con 35 vittorie (13 prima del limite), 3 sconfitte ed 1 pari.