Anche quest’anno sarà dal Tour Down Under che scatterà la stagione di Peter Sagan. Il tre volte Campione del Mondo iniziò dalla corsa australiana anche un anno fa, quando riuscì a vincere una tappa, preludio di un’annata che lo portò poi a trionfare alla Roubaix e in tante altre corse. Sagan si sta avvicinando all’avvio del Down Under tenendo un profilo molto basso, senza pensare ad un obiettivo o un risultato da raggiungere, non solo perché si tratta della prima corsa dell’anno ma anche per una preparazione invernale in cui ha modificato alcune cose rispetto al passato.

Sagan: ‘In Australia dal 4 gennaio’

Il 2019 di Peter Sagan inizierà martedì 15 gennaio con la prima tappa del Tour Down Under, anche se già domenica 13 il campione slovacco sarà al via del tradizionale criterium che precede la corsa vera e propria. L’ex iridato si è mostrato molto rilassato in questi giorni che ha passato in Australia ad allenarsi in vista della partenza della corsa.

“Sono arrivato il 4 gennaio e da allora mi sono allenato qui, è molto meglio che in Europa, sono stato in grado di percorrere molti chilometri”, ha dichiarato il leader della Bora a Cyclingnews alludendo alle condizioni meteo particolarmente favorevoli in Australia. “Il piano di gara è di continuare a percorrere più chilometri ma non so davvero cosa aspettarmi.

La affronterò giorno per giorno e vedremo quale sarà il risultato”, ha aggiunto Sagan.

‘Vedremo dove sarò dopo la Parigi Roubaix’

Sagan non si tirerà certo indietro se sentirà la condizione per cercare una vittoria o un risultato di prestigio, ma il campione slovacco ha spiegato di essere volutamente un po’ indietro.

Con lo staff tecnico della Bora, a partire dal suo preparatore Patxi Vila, l’ex iridato ha pianificato una preparazione un po’ diversa che dovrebbe riflettersi anche su queste prime uscite stagionali. “Comincerò a progredire man mano che la corsa andrà avanti, ma questo è il piano, iniziare più lentamente e poi costruirmi. Ogni anno la stagione è sempre più lunga.

Vedremo per le volate, mi aspetto di essere davanti ma non sono sicuro di averne abbastanza. L’allenamento invernale c’è stato, ma con meno intensità”, ha dichiarato Sagan.

Il vincitore dell’ultima Parigi Roubaix ha comunque un calendario molto intenso in questo avvio di stagione, con la presenza sia al Tour Down Under che alla Vuelta San Juan, in Argentina, prima di fare un lungo stop e tornare a marzo in vista delle grandi classiche. Sagan vorrebbe risparmiare qualche energia tra febbraio e inizio marzo, saltando anche la Strade Bianche, per poi prolungare la campagna di classiche con il debutto alla Liegi. “Ci sono quattro o cinque giorni tra qui e l’Argentina, ma quest’anno comincio più lentamente, vedremo dove mi trovo dopo la Parigi Roubaix, se sarò finito potrebbe non avere senso fare la Liegi”, ha puntualizzato Sagan.