Ieri si sono conclusi i test europei della Superbike sul circuito portoghese di Portimao. Jonathan Rea è sempre il più veloce, ma la Yamaha e la Ducati stanno crescendo. Il nordirlandese della Kawasaki si è preso tutta la scena, dimostrando ancora una volta che è sempre e solo lui l' uomo da battere anche in questo 2019.

Rea dominatore assoluto

In Portogallo Rea ha provato il nuovo motore della ZX-10R, riuscendo a completare più di cento giri in una sola giornata e confermandosi il più veloce di tutti con lo stratosferico tempo di 1:40.855. Una mazzata psicologica non indifferente per gli avversari, basti pensare che Alex Lowes, con la Yamaha ufficiale, ha un ritardo di quasi un secondo.

Infatti, il pilota inglese, ha fermato il cronometro sull' 1:41814, un tempo di tutto rispetto ma che purtroppo se paragonato a quello del Cannibale, è pochissima roba. La sensazione che emerge dai risultati di questi test è sempre la stessa ormai da anni: un Rea ed una Kawasaki che appaiono inarrivabili per tutti.

La Ducati Panigale V4R sta crescendo

In casa Ducati le cose procedono come da programma. La Moto è completamente nuova, sia per i piloti che per i tecnici, ma la strada intrapresa pare essere quella giusta. I due piloti, Davies e Bautista, in questi giorni di prove hanno raccolto tanti dati ed informazioni importanti per lo sviluppo della moto. Il pilota spagnolo si è molto migliorato, ha preso sempre più confidenza con il mezzo e con tutto il Team Aruba.it, ma soprattutto ha fatto registrare tempi davvero molto buoni.

Il trentaquatrenne iberico ha chiuso al terzo posto i test di Portimao, registrando il suo best-lap in 1:41.934 a poco più di un decimo dalla Yamaha di Lowes. Un gran bel giro dato che era la sua primissima volta sul tracciato lusitano, dimostrando tutto il suo grande talento e la sua esperienza anche su un circuito per lui sconosciuto e con una moto ancora da conoscere bene.

Segnali positivi che tutti sperano possano ripetersi nei prossimi test di febbraio in Australia.

Per quanto riguarda Chaz Davies, la situazione è molto diversa rispetto a quella del suo nuovo compagno di squadra. Complici ancora dei piccoli problemi fisici, il gallese non ha potuto spingere al massimo: ha finito lontanissimo da Rea, a quasi tre secondi, ma la cosa più importante per lui non erano i tempi, bensì raccogliere quanti più dati possibili dalla Panigale V4 R. Davies si è detto tutto sommato soddisfatto alla fine dei due giorni di test, in attesa di tornare al top della forma per cercare finalmente di battere Jonathan Rea.