Manca ancora più di un mese al debutto stagionale di Vincenzo Nibali, fissato per il 24 febbraio allo UAE Tour, ma il campione siciliano continua ad essere uno dei corridori più al centro dell’attualità nel mondo del Ciclismo. Su di lui si sono già accese da tempo le trattative di ciclomercato per la prossima stagione, essendo in scadenza di contratto con il Team Bahrain Merida.

Nibali, che quest'anno correrà sia il Giro d'Italia che il Tour de France, ha confermato l’interesse per il progetto della Trek Segafredo in un’intervista a Tuttobici in cui ha parlato molto anche della sua vita privata.

Nibali: ‘Al Team Bahrain non sarà come prima’

Il possibile passaggio di Vincenzo Nibali dal Team Bahrain Merida alla Trek Segafredo è la trattativa di mercato che sta già scaldando il ciclismo in prospettiva 2020. Il vincitore della Milano Sanremo non ha nascosto il grande interesse per la proposta della squadra diretta da Luca Guercilena, che gli ha prospettato anche un ruolo dopo la conclusione della carriera da corridore.

Nibali e il suo agente sono molto attratti da questa prospettiva, oltre al fatto di poter tornare a correre in una squadra con un marchio italiano. “Se uno sponsor italiano come Segafredo ha interesse a investire in un corridore italiano posso non ascoltarlo?” ha dichiarato Nibali a Tuttobici, rivelando come il progetto del Team Bahrain Merida, con il quale sembrava potersi legare fino al termine della carriera, è stato rimescolato dall’arrivo di McLaren, che recentemente ha rilevato il 50% della società di gestione.

“Con l’ingresso di McLaren non sarà tutto esattamente come prima, vedremo” ha aggiunto Nibali, che dovrebbe decidere il proprio futuro e firmare il nuovo contratto prima del via del Giro d’Italia.

‘Il Giro 2016 è stato il capolavoro’

Il campione siciliano ha poi parlato dei tanti successi della sua carriera, ma anche del suo approccio al ciclismo e di come ha cambiato le prospettive di vita del Nibali ragazzino.

“Il ciclismo mi ha tolto dalla strada” ha rivelato l’ex Campione d’Italia. “In Sicilia trovi un lavoro decente se hai una famiglia abbastanza forte, altrimenti rischi di fare una brutta fine. Il ciclismo mi ha tolto dalle discoteche, da certe amicizie sbagliate” ha aggiunto Nibali, che dalle prime corse e vittorie è poi emigrato in Toscana per iniziare il percorso che l’ha portato ad essere uno dei più grandi campioni dello sport mondiale.

Il capitano del Team Bahrain Merida ha poi scelto il Giro d’Italia 2016 come il capolavoro della sua carriera, la corsa che lo vedeva fuori dal podio a pochi giorni dalla fine e che riaprì con due giornate all’attacco tra Risoul e Sant’Anna di Vinadio. “L’ho rovesciato in due giorni, sembravo spacciato, era difficile da credere” ha ricordato Nibali.