La seconda tappa della Parigi-Nizza ha lasciato un bollettino medico molto pesante. Il vento ha segnato la corsa dall’inizio alla fine, provocando numerose cadute. Tra i corridori coinvolti hanno avuto la peggio anche due big come Rigoberto Uran e Warren Barguil, entrambi costretti al ritiro. Ha abbandonato la corsa anche Mark Cavendish, apparso in difficoltà in tutte le corse a cui ha partecipato in questa prima parte della stagione. Il britannico non è caduto ma non ha recuperato al meglio dal citomegalovirus che lo ha colpito nei mesi scorsi.

Uran: ‘Un duro incidente’

Rigoberto Uran è caduto quando mancavano circa 40 km al termine della seconda tappa della Parigi-Nizza. Il corridore colombiano era stato bravissimo a rimanere nella prima parte del gruppo, già molto selezionato, ma a causa di un contatto con un altro atleta è finito a terra a velocità sostenutissima.

“Ho avuto un duro incidente, oggi c’era molto vento. Ho toccato un corridore e un altro ha toccato la mia ruota” ha dichiarato Uran ricostruendo la sua caduta. “Mi sento deluso, ovviamente, avevo delle buone gambe ma il Ciclismo è questo” ha aggiunto il colombiano della Education First, a cui è stata diagnosticata la frattura della clavicola. Uran è stato operato oggi e la sua presenza al Giro dei Paesi Baschi dell’8 aprile, che sarebbe dovuto essere il suo prossimo appuntamento, appare improbabile.

Barguil meno grave del previsto

Un’altra caduta avvenuta invece nelle fasi iniziali della corsa ha coinvolto il francese Warren Barguil. Le immagini dello scalatore della Arkea Samsic a terra hanno fatto preoccupare non poco.

Barguil ha perso conoscenza dopo l’incidente ed è stato trasportato in ospedale dove gli è stata riscontrata una frattura vertebrale oltre ad un trauma cranico. Successivamente però il corridore francese è stato sottoposto a nuovi accertamenti più approfonditi in un centro specializzato a Parigi che hanno escluso fratture. Il nuovo responso è stato di distorsione cervicale: Barguil dovrà portare per dieci giorni un collare prima di sottoporsi a nuovi esami per valutare le successive fasi del recupero.

Tra i tanti ritiri di questi primi giorni della Parigi-Nizza si è segnalato anche quello di Mark Cavendish, che non è caduto ma appare in grande ritardo di condizione. “E’ stato costretto a fermarsi dopo due tappe impegnative” ha dichiarato il suo Ds Rolf Aldag. “E’ la sua terza corsa dopo le difficili uscite a San Juan e UAE. Sta continuando a lavorare per ricostruire la sua forma dopo il lungo stop per la malattia dello scorso anno”, ha aggiunto il tecnico della Dimension Data.