Dopo la doppia vittoria di ieri sul circuito leggendario di Assen, Alvaro Bautista, ha portato a undici le vittorie consecutive da quando è arrivato nel paddock della Superbike, dopo una vita passata in MotoGp. Neanche i più ottimisti avrebbero mai pensato che dopo quattro round di gara, il 34enne pilota spagnolo, alla primissima esperienza nel Mondiale delle derivate di serie, avesse questo margine su tutti gli altri, in primis sul quattro volte Campione del Mondo Rea. Le due gare di ieri, che in realtà sarebbero dovute essere tre se non ci fosse stata quella bufera di neve e grandine nella giornata di sabato, che ha costretto gli organizzatori a cancellare la Sprint Race, Bautista avrebbe potuto addirittura incrementare il proprio vantaggio.

Le due gare di ieri sono state sicuramente quelle più difficili per lo spagnolo e per la Ducati, visti i giri del motore che la FIM ha deciso di ridurre sulla Panigale V4 R e anche perché il tracciato olandese non è il migliore per la casa di Borgo Panigale. Ma nonostante questo, Bautista nella mattinata di sabato è riuscito ad ottenere la pole davanti alla Yamaha dell'idolo di casa Van Der Mark e alla BMW di Reiterberger. In Gara 1 lo spagnolo è scattato perfettamente al via e ha dimostrato di avere un passo gara letteralmente insostenibile per la concorrenza, martellando dei giri sull'1:34 basso vicinissimi ai tempi che i piloti MotoGp fecero durante la gara dello scorso anno. Bautista vince davanti a Rea e Van Der Mark, mentre finisce solo settimo il suo compagno di squadra Chaz Davies.

Le difficoltà in Gara 2 sono state maggiori per il pilota iberico rispetto alla gara precedente: Rea ha fatto una partenza incredibile, che lo ha portato in poche curve in seconda posizione dopo essere scattato dall'ottava piazza. Il nord irlandese ha guidato la gara per sei giri, rallentando moltissimo tutto il gruppo, fino a quando Bautista lo ha bruciato in staccata e si è ripreso la testa della corsa che non ha mollato sino alla fine, con un passo gara ancora una volta sensazionale che ha fatto alzare bandiera bianca agli avversari.

Il piccolo fenomeno madrileno si porta a casa l'undicesima vittoria consecutiva, davanti alla R1 di Van Der Mark e alla Ninja di Rea, una superiorità netta che ha indirizzato fortemente il Mondiale in direzione Borgo Panigale. Alvaro Bautista e la Panigale V4 R al momento sono inavvicinabili per il resto della truppa Superbike: nella prossima gara italiana in quel di Imola, pista su cui lo spagnolo non ha mai girato, Rea e gli altri riproveranno a dare fastidio ad un Bautista che ora non sembra avere nessuno in grado di contrastarlo. Togliamoci il cappello davanti a sua maestà Bautista.