Nella giornata di sabato 13 luglio 2019 si affronterà l’8ª tappa al Tour de France. Una frazione di 200 Km porterà i corridori da Mâcon a Saint-Étienne. Il percorso sarà caratterizzato da ben sette GPM, che potrebbero favorire una fuga da lontano. Analizzando il profilo altimetrico, scopriamo come non ci saranno chilometri pianeggianti, visto che si continuerà a salire e scendere per tutto il tragitto.

Nella storia della Grande Boucle sono 26 gli arrivi di tappa a Saint-Étienne. La prima occasione fu nel 1950, quando ad imporsi nella 19ª tappa con partenza da Briançon fu Raphaël Geminiani.

L’ultima volta fu nell’edizione del 2014, quando trionfò Alexander Kristoff nella 12ª tappa con partenza da Bourg-en-Bresse. I corridori italiani ad aver vinto a Saint-Étienne sono stati Dino Bruni (1959) e Franco Chioccioli (1992). In attesa di scoprire cosa accadrà quest’anno, ricordiamo che su Rai 2 si potrà guardare la diretta tv dell’8ª tappa.

Planimetria e altimetria della 8ª tappa

La corsa partirà da Mâcon e, prima di affrontare la prima difficoltà di giornata, si transiterà da Villié-Morgon e Cerci-en-Beaujolais. In questa seconda località verrà posizionato il traguardo volante. Successivamente si proseguirà verso Le Perréon, da cui si imboccherà la salita del Col de la Croix Montmain (GPM di 2ª categoria).

Misurerà 6,1 Km e proporrà pendenze medie al 7%. Seguirà la discesa e poi si raggiungerà Chamelet.

A questo punto si affronterà il Col de la Croix de Thel (GPM di 2ª categoria). Una salita di 4,1 Km con pendenze medie all’8,1%. Dopo un breve tratto di falsopiano si scenderà fino a Saint-Clément-sous-Valsonne, dopodiché si tornerà a salire verso il Col de la Croix Paquet (GPM di 2ª categoria).

Si tratterà di uno strappo di 2,1 Km particolarmente impegnativo, che prevederà pendenze medie al 9,7%. La successiva discesa porterà a Tarare, da cui si imboccherà la Côte d’Affoux (GPM di 3ª categoria). Misurerà 8,5 Km e proporrà pendenze medie al 4,5%.

Arrivati in cima saremo circa a metà gara. I corridori dovranno proseguire in direzione di Saint-Laurent-de-Chamousset, con strada in costante e leggera discesa.

Arrivati a Courzieu si tornerà a salire verso la Côte de la Croix de Part (GPM di 2ª categoria). Una salita di 4,9 Km con pendenze medie al 7,9%. Strada in discesa fino a Sainte-Foy-l’Aargentière, poi ci attenderà la Côte d’Aveize (GPM di 2ª categoria). Misurerà 5,2 Km e proporrà pendenze medie al 6,4%. Proseguiranno i saliscendi fino a Sorbiers, attraversando le località di Saint-Symphorien-sur-Coise e Saint-Christo-en-Jarez. L’ultima difficoltà di giornata sarà rappresentata dalla Côte de la Jaillère (GPM di 3ª categoria). Uno strappo di 1,9 Km con pendenze medie al 7,9%. Una volta giunti in cima, dove verranno assegnati secondi di bonus, mancheranno circa 12 Km al traguardo di Saint-Étienne.

Sarà, dunque, una frazione adatta a fughe da lontano, ma qualche squadra potrebbe tenere gli attaccanti a tiro, per poi provare qualcosa nel finale. Pensiamo ad un corridore come Julian Alaphilippe, che sull’ultima salita potrebbe attaccare ed involarsi da solo verso l’arrivo, come già fatto nella frazione in cui ha conquistato la Maglia Gialla. Prima di lasciarvi, vi ricordiamo che il giorno successivo ci attenderà la 9ª tappa da Saint-Étienne a Brioude al Tour de France.