Tantissime persone, si stima oltre duemila, questa mattina nella chiesa di Sant'Alessandro a Paladina hanno dato un ultimo saluto a Felice Gimondi, fuoriclasse del Ciclismo italiano scomparso il 16 agosto ai Giardini-Naxos in Sicilia.

L'ex ciclista bergamasco è rimasto vittima di un malore, mentre faceva il bagno durante la vacanza siciliana. L'intervento dell'amico medico Domenico Fichera, con cui Gimondi era in vacanza insieme alle famiglie, non è bastato per rianimare il Campione degli anni Sessanta/ Settanta.

A dare l'ultimo saluto a Gimondi, nella celebrazione in provincia di Bergamo, una folla nutrita nonostante il periodo di vacanze estive.

Presenti diversi campioni del ciclismo italiano

Presenti moltissimi ciclisti del presente e del passato, a partire dal Commissario Tecnico della Nazionale Davide Cassani, che ha ribadito come Felice Gimondi sia stato l'unico idolo della sua vita. E poi Saronni, Moser, Motta, Baldini, Argentin, Savoldelli, Gotti, Fondriest, Baronchelli e, naturalmente, il suo ex gregario e poi Direttore Sportivo Giancarlo Ferretti.

Accanto alla moglie Tiziana e alle figlie Federica e Norma, anche Tonina, mamma dell'indimenticabile Marco Pantani. E proprio riferito anche al 'Pirata', fuori dalla chiesa campeggiava un cartello con la scritta "Felice, salutaci Marco Pantani". Due campionissimi diversi ma accomunati dalla stessa classe cristallina e insieme sul podio del Tour del 1998 per festeggiare proprio la vittoria del romagnolo.

Naturalmente, oltre a diversi volti noti del ciclismo e dello sport in generale, anche tanta gente comune, accorsa per salutare e ringraziare un simbolo del ciclismo italiano.

Una carriera straordinaria

Felice Gimondi ha avuto una carriera ricca di successi e, probabilmente, dai tempi di Coppi e Bartali ad oggi, è stato il ciclista italiano più completo.

Un atleta capace di imporsi in Grandi Classiche come la Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix e il Giro di Lombardia (vinto due volte ) ma anche protagonista e vincitore di ben 5 Grandi Giri.

Il bergamasco ha trionfato ben tre volte al Giro d'Italia e una volta sia al Tour de France che alla Vuelta di Spagna. E', infatti, uno dei sette ciclisti capaci di vincere tutti e tre i Grandi Giri.

Un'incredibile carriera, impreziosita anche dal trionfo al Campionato del Mondo di Barcellona nel 1973.

Il tutto, nonostante l'ingombrante presenza del più grande Campione di tutti i tempi, il grandissimo Eddy Merckx. Con lo straordinario ciclista belga, Felice ebbe una profonda rivalità sfociata in amicizia verso fine carriera e poi continuata dopo il ritiro di entrambi, fino ai giorni nostri. I due sportivi, infatti, si sentivano spesso e si vedevano appena possibile.

Merckx assente al funerale

Eddy Merckx ha dichiarato di aver sentito Gimondi quindici giorni prima del decesso e ha chiesto scusa alla famiglia del ciclista scomparso per la mancata presenza al funerale: "Non arrabbiatevi se non verrò al funerale ma non ce la faccio, sto troppo male.

Vi prometto che verrò a trovarvi, staremo di nuovo insieme".

Al ciclismo italiano viene a mancare una figura importante e storica dal punto di vista sportivo ma anche un uomo educato, corretto e sempre schietto e sincero. Un Campione che ha reso gli appassionati dell'epoca, orgogliosi di essere italiani.