In un torneo che ha riservato tanti risultati a sorpresa, almeno la finale ha rispettato il copione. Daniil Medvedev era il grande favorito nella finale degli Open di Cincinnati, dopo il modo autorevole con cui è stato capace di rimontare e battere Novak Djokovic in semifinale. Lo stesso numero uno del mondo lo ha 'benedetto', inserendolo quasi di diritto tra i top dei prossimi US Open. David Goffin ha comunque provato a sovvertire il pronostico giocando un grande primo set in cui ha costretto l'avversario al tie-break. Alla fine, però, la maggiore freschezza atletica del 23enne moscovita ha avuto la meglio, 7-6 6-4 lo score finale che gli consegna un titolo, il quinto della carriera ed anche il più importante.

Si tratta infatti della sua prima affermazione in un Masters 1000.

Primo set: Medvedev si fa rimontare, ma poi vince al tie-break

Era la terza finale in tre settimane per Medvedev, la seconda in un 'Mille' dopo quella di Montreal persa malamemte al cospetto di Rafa Nadal. Eppure anche a Cincinnati, nonostante una partenza stratosferica che lo ha visto prendere il largo dopo cinque giochi e portarsi agevolmente sul 4-1 con l'avversario in palese imbarazzo, si è improvvisamente 'piantato' subendo l'energica rimonta di Goffin. A giocare in favore del belga in questa fase il suo efficace drop ed un'estrema varietà nel piazzare il dritto. Sul 4 pari, il set si è riaperto trascinandosi fino al tie-break dove le bordate da fondocampo del russo hanno dettato legge permettendogli di conquistare il parziale, il tabellone ha segnato 7-6 sul doppio fallo di Goffin.

Il 'treno' russo arriva in stazione senza deragliare

Per il belga una sorta di colpo psicologico che non è stato capace di smaltire nel set successivo dove ha subito la potenza devastante del servizio di Medvedev che lo ha lasciato puntualmente a zero fino al 5-4. A quel punto Goffin ha avuto un sussulto improvviso rischiando di piazzare un'inatteso break che poteva ancora prolungare la partita: con il moscovita che serviva per il match si è portato sul 15-40, ma Medvedev si è trasformato in uno spietato killer mettendo di fila un servizio vincente con la seconda e tre ace, utili a sancire la resa dell'avversario.

Con questo successo, Daniil entra nell'albo d'oro dei russi che hanno avuto la soddisfazione di vincere un Masters insieme a Safin che ne ha totalizzati 5, Davydenko a quota 3, Chesnokov con 2 e Khachanov con 1. Questo successo gli consentirà di entrare nei Top 5 del ranking Atp con la nuova classifica che lo vedrà per l'appunto al numero 5 ed è il miglior auspicio per i US Open che inizieranno il 26 agosto e che lo vedono tra i possibili pretendenti al titolo.