Le dichiarazioni a forte impatto mediatico gli sono sempre piaciute. Deontay Wilder era quello che avrebbe voluto 'un cadavere nel suo record' o si dichiarava disposto ad uccidere Dominic Breazeale sul ring. Era lo stesso che se ci fosse stato ai tempi d'oro di Mike Tyson lo avrebbe 'massacrato', almeno a suo dire. Fa tutto parte dello show e del personaggio che si è costruito, non per nulla si attende con impazienza il rematch contro Tyson Fury che potrebbe disputarsi il prossimo febbraio, perché si tratta di due pugili che sanno come alimentare il rumor mediatico con le loro dichiarazioni sempre sopra le righe.

Così è stato nel primo combattimento, così sarà anche adesso. Prima di Fury, però, Wilder ha scelto di affrontare un altro pugile, in questo caso già sconfitto in passato. Il prossimo 23 novembre combatterà per la seconda volta contro Luis Ortiz mettendo in palio la sua corona mondiale dei pesi massimi versione WBC, il Bronze Bomber ha vinto per k.o il primo match, ma venne messo duramente alla prova dal maturo pugile cubano. Per alcuni, quella di Wilder fu una vittoria fortunosa e lui vuole togliersi questo sassolino e chiudere la bocca ai denigratori. In caso di vittoria, nel 2020 lo attenderà Fury oltre al possibile match di riunificazione per il titolo dei massimi contro il vincitore del rematch tra Andy Ruiz ed Anthony Joshua, stiamo sempre parlando di eventi ancora ipotetici perché la boxe non consente di guardare troppo lontano e basta un pugno per cambiare tutto.

Dunque, come dicevamo, Deontay ama le 'parole forti' e le ha usate anche allo Staples Center di Los Angeles, in occasione della conferenza di presentazione della sua prossima difesa del titolo.

'Bello sentirsi in guerra contro un altro gladiatore'

Ai cronisti, Wilder ha parlato delle sue sensazioni in generale riguardo al suo prossimo combattimento contro Luis Ortiz.

"Bello sentirsi in guerra affrontando un altro gladiatore", ha detto e qui il paragone con i celebri lottatori delle antiche arene viene giustificato dal fatto che, secondo il Bronze Bomber, lui ed Ortiz non hanno paura di nulla. "Siamo disposti a morire sul ring, quante persone dicono che sono disposte a morire per il loro Lavoro?

Noi lo siamo perché è la nostra passione, amiamo il nostro sport e vogliamo dare al pubblico il miglior combattimento possibile. E lo faremo", aggiunge poco dopo.

'Il primo match con Ortiz è stato il più duro della mia carriera'

Il primo combattimento con Luis Ortiz , l'1 marzo dello scorso anno, mise a dura prova le doti da incassatore di Wilder che venne colpito pesantemente nel settimo round, traballando pericolosamente. Da vero gladiatore, il campione del mondo fu capace di reagire colpendo a sua volta l'avversario, prima di metterlo poi k.o nel decimo round. "Il prossimo 23 novembre non commetterò lo stesso errore, sono più preparato e sarò più aggressivo". Poi definisce il suo avversario il 'boogeyman' (l'uomo nero dei racconti horror, ndr) della divisione dei pesi massimi.

"Quando l'ho affrontato non era solo imbattuto, ma aveva anche questa fama. Quando qualcuno definisce il primo combattimento con Ortiz il più duro della mia carriera non posso che essere d'accordo con lui. Nessuno voleva affrontarlo e nessuno lo vuole fare adesso. Affronto il rematch con grande fiducia - dice ancora Wilder - ed enorme motivazione e questo renderà il match ancora più bello. Non vedo l'ora di vedere come cercherà di contenermi quando darò il meglio durante il combattimento".