Tutto come da copione, con il veterano Chazz Witherspoon a fare da 'vittima sacrificale' per lo show di Oleksandr Usyk. Dalla scorsa notte, pertanto, l'ex campione imbattuto ed indiscusso dei cruiser è, a tutti gli effetti, un peso massimo ed è pronto a scalare i vertici della divisione regina della boxe. Per lui un buon 'riscaldamento' contro un avversario che, a tratti, è sembrato solo un discreto sparring-partner. Il match di Chicago si è concluso dopo sette round, all'inizio dell'ottavo infatti Witherspoon non si più alzato dal suo angolo dopo due riprese davvero tremende che lo hanno letteralmente demolito.

Cronaca di una vittoria scontata

Una riunione importante con ben due titoli mondiali in palio, ma i riflettori come previsto erano tutti per il debutto di Usyk che non ha tradito le aspettative. Doveva esserci Tyrone Spong sul ring, contendente che alla luce del prestigioso palmares da kickboxer avrebbe certamente destato un maggiore richiamo mediatico, ma il peso massimo olandese è stato fermato ai controlli antidoping e la Matchroom Boxing lo ha rimpiazzato con Chazz, nipote dell'ex campione del mondo dei pesi massimi Tim Witherspoon che, al di là della sua celebre parentela, è un buon mestierante del pugilato, ma davvero nient'altro in più. Un boccone tenero per le 'mascelle' dell'affamato Oleksandr che ha certamente voglia di combattere per una corona iridata e l'occasione potrebbe non tardare.

Per quanto riguarda il match davvero poco da dire, Usyk si dimostra decisamente superiore, ma ci mette un po' a prendere le misure per iniziare a fare sul serio. I due pugili si scambiano qualche buon colpo nelle prime riprese con l'ucraino in versione diesel: il motore è caldo, però, a partire dal sesto round quando su Witherspoon scende la notte insieme ad una serie di colpi potenti e precisi che mettono seriamente in dubbio la sua possibilità di proseguire il combattimento.

Nel settimo, Usyk cerca di chiudere i conti e mette alle corde l'avversario colpendolo ripetutamente con combinazioni micidiali: Witherspoon riesce a terminare la ripresa, torna al suo sgabello, ma non è più in grado di continuare, il combattimento si chiude qui. Per l'ucraino è la 17esima vittoria da professionista su altrettanti incontri, la 13esima prima del limite.

I progetti di Oleksandr

'There's a new Heavyweight in town' è la didascalia del tweet della Matchroom Boxing che celebra la prima vittoria di Usyk da peso massimo. Da parte sua, Usyk ostenta sicurezza: "Cruiser o massimi, per me non cambia nulla ed il risultato è sempre lo stesso, io sono pronto" sono le sue prime dichiarazioni post-match. C'è un nuovo peso massimo in città ed è evidente l'intenzione di Eddie Hearn di lanciarlo presto verso una cintura prestigiosa. Potrebbe essere quella WBO attualmente detenuta da Andy Ruiz insieme alle corone Super WBA, IBF e IBO, federazione nella quale Usyk viene considerato tra i primi sfidanti al titolo. Il condizionale è d'obbligo, molto dipenderà dal rematch tra il citato Ruiz ed Anthony Joshua in programma il prossimo 7 dicembre: se il britannico si riprende i titoli, difficilmente Hearn organizzerà una lotta 'fratricida' tra i suoi migliori pesi massimi.

Ci sono troppi tasselli che devono andare al posto giusto per stabilire quale sarà il prossimo avversario di Usyk. L'ucraino è stato recentemente protagonista di uno scambio verbale a distanza con Deontay Wilder che lo ha definito "troppo piccolo per affrontarmi" e gli ha risposto "in realtà sono già nella tua testa". Il Bronze Bomber però non sembra davvero considerare l'ipotesi, il prossimo 23 novembre difenderà il titolo mondiale WBC dall'assalto di Luiz Ortiz e poi potrebbe tornare ad affrontare Tyson Fury anche se il suo desiderio pubblicamente espresso è quello di sfidare il vincitore del rematch tra Ruiz e Joshua per riunificare il titolo dei pesi massimi.

Bivol conserva il titolo

Nella medesima riunione erano in programma, come detto, due match validi per altrettanti titoli mondiali.

Dmitry Bivol ha conservato la corona WBA dei mediomassimi battendo ai punti lo sfidante Lenin Castillo con verdetto unanime ed abbastanza netto nei cartellini dei tre giudici. Successo ai punti anche in campo femminile dove era in palio il Mondiale WBC e WBA dei pesi superleggeri, entrambi detenuti da Jessica McCaskill: la campionessa ha conservato i titoli grazie al successo ai punti nei confronti di Erica Anabella Farias.