Indian Wells, Madrid ed ora Londra: Dominic Thiem sente indubbiamente l'odore del sangue quando scende in campo ad affrontare Roger Federer e riesce dunque nell'impresa di batterlo per la terza volta in questo 2019. Esordio amaro per il 'maestro' svizzero la cui prestazione è stata tutta l'opposto di quella che, nello stesso girone delle Atp Finals, ha visto Novak Djokovic sbranare Matteo Berrettini. Troppo intermittente il gioco del 20 volte vincitore di Slam, indice forse di una stagione lunga e dispendiosa che per un tennista non più giovanissimo potrebbe rivelarsi pesante.
Ma non per questo bisogna disconoscere a Thiem ciò che è di Thiem che, sebbene nemmeno lui sia stato perfetto soprattutto nel primo set, ha comunque sbagliato meno dell'avversario. Il giovanotto austriaco ha assunto ormai i contorni di una 'bestia nera' per Roger se consideriamo che su 6 sfide dal 2016 ad oggi lo ha battuto quattro volte, 3 volte quest'anno come abbiamo già ricordato. Era la seconda volta che i due si affrontavano alle Finals e Dominic ha dunque 'vendicato' la sconfitta della passata edizione imponendosi in due set comunque parecchio combattuti, un doppio 7-5 in 1 ora e 40 minuti di gioco.
Roger a sprazzi, Thiem non perfetto ma commette meno errori
Che non sia il solito Federer è risultato evidente agli occhi del pubblico londinese che lo ha ammirato fino allo scorso luglio nell'epica finale di Wimbledon contro Djokovic.
I colpi di classe tipici del suo repertorio ci sono tutti, ma anche clamorosi errori che concedono a Thiem tre palle break iniziali: Roger ne recupera due, ma il suo dritto va fuori giri sulla terza. L'austriaco va velocemente sul 2-0, poi subisce il break con qualche regalo di troppo nei confronti del titolato avversario. Si procede poi regolarmente fino al 5 pari, ma qui Federer riprende a sbagliare colpi che nei suoi momenti migliori avrebbe chiuso con gli occhi bendati.
Thiem ringrazia e conclude 7-5 il primo parziale. Nel secondo si ammira finalmente un bel Tennis, del resto sono uno di fronte all'altro il fuoriclasse più vincente dell'ultima generazione ed un esponente della NextGen capace già di raggiungere le finali Slam, insieme a Medvedev certamente il più autorevole candidato ad insidiare il trono dei 'Fab 3'.
Si arriva anche in questo caso sul 5-5, stavolta frutto della bravura di entrambi, ma è all'undicesimo gioco che Dominic trova il sentiero spianato, tradotto in un servizio strappato a zero che gli consente di andare a servire per il match. Qui, per una frazione, torna quello altalenante del primo set, ma si riprende immediatamente dopo conquistando una vittoria che vale oro.
Federer vs Berrettini: vietato sbagliare
Se un anno fa avessero predetto a Matteo Berrettini che non solo avrebbe fatto le Finals, ma avrebbe affrontato un match così delicato contro Roger Federer, sarebbe scoppiato in una risata. Adesso il 23enne romano è alle Finals ed un suo eventuale successo contro il suo idolo di una vita potrebbe estromettere quest'ultimo da qualunque speranza di qualificazione alle semifinali.
Berrettini è reduce da una vera esecuzione capitale subita da Djokovic, ma Nole visto contro l'italiano è una sorta di cyborg con licenza di uccidere. Contro questo Federer, invece, il miglior Berrettini potrebbe giocarsela salvo incontrare il miglior Federer e, dunque, staremo a vedere. Il Gruppo Borg vivrà la sua intensa seconda giornata domani, 12 novembre, con la sfida tra Djokovic e Thiem e quella citata tra Federer e Berrettini. Oggi intanto scedono in campo i tennisti del Gruppo Agassi: alle 15 italiane Daniil Medvedev contro Stefanos Tsitsipas ed alle 21 Rafa Nadal contro Alexander Zverev. Grande attesa soprattutto per lo spagnolo tornato di recente al numero 1 del mondo, anche per capire se ha davvero recuperato dall'infortunio di Parigi-Bercy.