Una stagione positiva, dove però pesa oltremodo la sconfitta in finale a Wimbledon maturata al termine di uno degli incontri più belli della sua carriera. Roger Federer si guarda indietro, ma nemmeno più di tanto: ad oggi è ancora il giocatore che nella storia del Tennis ha vinto più Slam e, tra quelli in attività, è l'unico che può ambire al record assoluto di tornei Atp vinti in singolare detenuto da Jimmy Connors. La stagione per lui è andata in archivio dopo le Finals in cui è stato superato in semifinale da Stefanos Tsitsipas che avrebbe poi sollevato il trofeo.

C'è ancora spazio per qualcosa, come il match-esibizione che lo vede protagonista a Buenos Aires insieme a Sascha Zverev. Proprio in Argentina, rispondendo alle domande dei giornalisti, Federer ha parlato anche dell'eventualità di un suo ritiro. Ormai è una domanda di rito, quasi scontata per un tennista che ha superato le 38 primavere, ma coloro che in tutto il mondo lo hanno amato e continuano ad amarlo in questi anni stiano sereni: per il momento il 're' non ha alcuna intenzione di lasciare il castello.

'Quando hai esperienza puoi gustarti maggiormente i momenti'

Fino a quando continuerai a giocare, Roger? Domanda dunque di rito, presente in molte conferenze stampa da lui tenute in questa stagione.

La risposta, però, è stata più o meno sempre la stessa. "In questo momento mi sto davvero godendo la vita - dice il fuoriclasse svizzero - e finché mi sento bene, finché mi diverto a giocare contro Sascha (Zverev gli siede a fianco, ndr) e contro gli altri giocatori del circuito, non vedo alcun motivo per fermarmi". Federer ammette che "con l'età diventa tutto un po' più difficile, ma quando hai maggiore esperienza puoi gustarti maggiormente i momenti e quindi non so come finirà - dice, facendo riferimento a quello che sarà inevitabilmente il momento di appendere la racchetta al chiodo - ma spero solo che sarà un momento emozionante e, immagino, bello".

Poi sorride, abbassa lo sguardo e dice "non lo so, io spero vada tutto bene, mi riferisco all'intero corso degli eventi. Spero non sia troppo difficile".

'Quando ero giovane non pensavo che avrei giocato tanto a lungo'

Per un giocatore della sua età diventa importante preservarsi e mantenere il più possibile una buona condizione fisica.

"La forma fisica è qualcosa in cui speravo ed alla quale ambivo per giocare a lungo. Nel 2004 sono diventato numero 1 per la prima volta, allora speravo di giocare fino a 35 o 36 anni, ma adesso sono entrato in una dimensione diversa. Avevo previsto che a 38 o 39 anni non avrei più giocato, ma sono ancora qui ed oggi sono felice di sentirmi così bene. Anche le ultime due stagioni sono andate benissimo dal punto di vista fisico".