Appuntamento a gennaio 2020 con gli Australian Open, primo Slam di stagione. Nell'attesa Rafa Nadal si gode il primato nel ranking Atp e per la quinta volta in carriera ha la soddisfazione di mettere tutti in fila a fine anno. Non è una cosa da poco se pensiamo che davvero pochi tennisti possono vantare questi numeri ed in tal senso lo spagnolo eguaglia i due grandi rivali di tutta una vita, Roger Federer e Novak Djokovic: anche lo svizzero ed il serbo sono riusciti nell'impresa per cinque volte, insieme a Jimmy Connors. Meglio di tutti ha fatto Pete Sampras che ha chiuso al numero 1 Atp a fine anno per sei volte in carriera.

Stiamo parlando di 'mostri sacri', compreso lo stesso Rafa ovviamente.

Rafa stacca Lendl e McEnroe

Ed a proposito di monumenti, il maiorchino se ne lascia due alle spalle: Ivan Lendl e John McEnroe, infatti, si erano fermati a quattro posizioni di vertice del ranking Atp alla fine dell'anno. Scorrendo ancora la classifica verso il basso troviamo Bjorn Borg, Stefan Edberg e Lleyton Hewitt a quota 2, poi una schiera di campioni che hanno avuto questa soddisfazione per una volta: Ilie Nastase, Mats Wilander, Jim Courier, Andre Agassi, Gustavo Kuerten, Andy Roddick ed Andy Murray.

Anni in vetta e filotti

Se scorporiamo dati e cifre di questa particolare statistica, notiamo subito che la bravura di Nadal sta nell'aver contrassegnato diverse stagioni e non un unico grande ciclo.

Lo spagnolo infatti, prima di quest'anno, aveva chiuso al numero 1 nel 2008, 2010, 2013 e 2017. Per quanto riguarda i filotti, impressionate quello di Sampras in vetta al ranking alla conclusione dell'anno solare per sei volte di fila, dal 1993 al 1998. In tal senso aveva superato il record di Connors, cinque volte consecutive dal 1974 al 1978.

Per Federer un periodo di dominio assoluto, quattro volte dal 2004 al 2007 e poi nel 2009 mentre per Djokovic i bienni 2011-2012, 2014-2015 e, infine, lo scorso anno.

A gennaio si riparte: solo in 6 occasione il ranking ha cambiato leader nel primo mese dell'anno

A gennaio 2020, pertanto, ripartirà la caccia al numero uno con Djokovic che avrà a disposizione lo Slam che più di ogni altro è il 'suo', a Melbourne, per tentare il controsorpasso.

A beneficio degli appassionati di statistica, ricordiamo che è accaduto soltanto in sei circostanze che la leadership Atp cambiasse nel primo mese dell'anno, ad iniziare da McEnroe che perse la vetta il 30 gennaio del 1983 dopo 11 settimane a vantaggio di Connors, quest'ultimo perderà il primato appena una settimana sopravanzato dallo stesso connazionale. Sempre McEnroe fu costretto a fare strada l'8 gennaio 1984 ad Ivan Lendl dopo 4 settimane di primato. Mats Wilander avrebbe perso il numero uno il 28 gennaio del 1989 dopo 20 settimane, sorpassato da Lendl. Poi toccherà a Stefan Edberg dopo 24 settimane, il 27 gennaio del 1991, farsi da parte al cospetto di Boris Becker che, però, gli cederà nuovamente lo scettro dopo soltanto 3 settimane.

Anche al recordman Pete Sampras un primo mese dell'anno poco felice, esattamente il 28 gennaio 1996 con il primato ceduto ad Andre Agassi dopo 12 settimane. Gustavo Kuerten aveva invece avuto la soddisfazione di chiudere il 2000 al numero uno, ma il 28 gennaio del 2001 venne sorpassato da Marat Safin, salvo poi riprendersi la corona dopo 4 settimane. Da allora più nessun tennista ha perso il primo posto Atp all'inizio del nuovo anno.