Il prossimo anno, esattamente nel mese di agosto, svolterà per i 39 anni. Roger Federer però di ritiro non vuol sentir parlare, dichiara di divertirsi ancora con il Tennis anche se, all'ennesima domanda di rito su quando appenderà la racchetta al chiodo, stavolta sottolinea "i miei pensieri sul ritiro si stanno ovviamente avvicinando". Per il momento però c'è un 2020 tutto da giocare, ci sarà un altro appuntamento a Wimbledon dove le due palle del match gettate alle ortiche al cospetto di Novak Djokovic sono ferite sportive che, probabilmente, non smetteranno mai del tutto di sanguinare.

A meno di tornare a vincere sull'erba londinese, ponendo un incredibile nono sigillo: sarebbe la panacea di tutti i mali. Ma il 2020 è un anno olimpico e Roger guarda anche ai Giochi di Tokyo con l'emozione di un debuttante: a Londra 2012 mise al collo l'argento, sconfitto in finale dall'idolo di casa, Andy Murray. Il 'maestro' sa bene che in Giappone, comunque vada, giocherà la sua ultima Olimpiade. Saranno certamente questi gli appuntamenti nei quali, più di ogni altro, Federer mira a primeggiare. Di contro la sua stagione sulla terra sarà molto breve e si limiterà all'appuntamento più prestigioso, il Roland Garros.

Il 2020 di 'King Roger'

Federer ha svelato dunque i suoi piani nel corso dell'intervista concessa al quotidiano svizzero Sonntagszeitung, elencando uno dopo l'altro i tornei che lo vedranno al via.

“Inizierò agli Australian Open, dopo l’esibizione con Rafael Nadal a Cape Town il 7 febbraio. Poi Dubai, Indian Wells, Bogotá, Miami, Roland Garros, Halle, Wimbledon, i Giochi Olimpici di Tokyo, Cincinnati, US Open, quindi la Laver Cup, Shanghái, Basilea e infine le Nitto Atp Finals, in caso di qualificazione”. Rispetto all'anno che si appresta a chiudere i battenti, mancano due appuntamenti sulla terra rossa: Madrid e Roma.

Relativamente al Foro Italico, però, anche quest'anno non faceva parte dei suoi piani, ma all'ultimo momento ha annunciato la sua presenza. Pertanto, alla luce dei tanti mesi che mancano alla prossima edizione degli Internazionali d'Italia non diamo sicuramente nulla per scontato.

Il record di Slam da difendere e quello dei tornei Atp vinti da conquistare

Nell'immediato futuro dell'ex numero uno del mondo ci sono due record, uno da difendere e l'altro da conquistare. I 20 Slam vinti in carriera rappresentano ancora oggi il primato assoluto, ma Rafa Nadal adesso incalza ad un solo Slam dal grande rivale: lo spagnolo ha chiuso la stagione da trionfatore e nella prossima è l'uomo da battere. L'altro primato riguarda i tornei Atp vinti in carriera nel singolare: Federer è a quota 103, a sei titoli da Jimmy Connors: diciamo subito che eguagliare Jimbo è difficile, ma non impossibile. Arduo perché il tempo, per ovvie ragioni anagrafiche, non gioca a suo favore. Se invece dovesse riuscirci, sarà l'ennesima impresa della sua straordinaria carriera. Dinanzi a 'King Roger' abbiamo smesso da un pezzo di stupirci.