Tante principesse: brave e talentuose, ma nessuna vera regina. Il leitmotiv del Tennis femminile ormai va avanti da qualche anno, da quando Serena Williams ha iniziato a cedere alla legge del tempo che scorre. I tabelloni dei tornei, pertanto, sono più che mai incerti e la conferma arriva anche dagli Australian Open attualmente in corso che riservano una finale assolutamente non pronosticata. A giocarsi il titolo a Melbourne, pertanto, saranno Sofia Kenin e Garbiñe Muguruza: la statunitense è alla sua prima finale in un torneo del Grande Slam, la spagnola ha invece rimesso indietro di un paio d'anni le lancette del suo 'orologio tennistico', tra il 2016 ed il 2017 aveva vinto il Roland Garros e Wimbledon e nel settembre del 2017 aveva conquistato la vetta del ranking Wta.

La sua carriera aveva poi subito un appannamento che l'ha fatta scivolare vistosamente in classifica. In caso di successo nella finale di sabato 1 febbraio (ore 9.30 italiane) sarebbe il suo terzo titolo in un Grande Slam.

Sofia e Garbiñe, contro ogni pronostico

Dunque una finale incerta che vede di fronte una 21enne rampante come la Kenin e la 26enne iberica di origine venezuelana già molto pratica dei 'piani alti'. Difficile esprimere un pronostico: la statunitense è stata protagonista di un cammino assolutamente strepitoso, negli ottavi aveva fatto fuori la 'stellina' Cori Gauff ed in semifinale ha dipinto il suo capolavoro eliminando la grande favorita, l'australiana Ashleigh Barty, numero uno del ranking che oltretutto aveva dalla sua il tifo del pubblico di casa.

Le sono stati sufficienti due set, il primo vinto al tie-break ed il secondo in cui si è imposta 7-5. Ad oggi il suo miglior risultato in un torneo del Grande Slam sono stati gli ottavi di finale raggiunti a Parigi lo scorso anno, nel ranking Wta è attualmente 15esima. Della Muguruza abbiamo già detto, è un'atleta decisamente ritrovata e lungo il suo cammino a Melbourne si è lasciata alle spalle 'vittime' illustri: Elina Svitolina al terzo turno, Kiki Bertens agli ottavi, mentre in semifinale si è sbarazzata in due set di Simona Halep, spezzando il sogno della romena di inseguire il secondo Slam della carriera dopo Wimbledon dello scorso anno.

Lo score è stato identico a quello della prima semifinale, 7-6 7-5 in favore della spagnola.

L'occasione storica di Garbiñe Muguruza

Dal punto di vista statistico, Garbiñe Muguruza si trova dinanzi ad un 'appuntamento con la storia' del tennis al femminile nel suo Paese. Nessuna spagnola ha mai vinto gli Australian Open: Arantxa Sanchez disputò due finali consecutive nel 1994 e 1995, battuta da Steffi Graf e da Mary Pierce.

Nel 1998 arrivò all'ultimo atto Conchita Martinez, sconfitta da Martina Hingis. Dunque la presenza di Garbine alla finale femminile di Melbourne può quanto meno consolare gli appassionati tifosi iberici che hanno visto uscire di scena Rafa Nadal nel tabellone maschile. Sull'altro fronte sono tantissime le tenniste USA che hanno sollevato il trofeo in Australia, l'ultima fu Serena Williams nel 2017 battendo in finale la sorella Venus. In passato ci sono state atlete del calibro di Chris Evert, Martina Navratilova e Monica Seles (le ultime due avevano preso la cittadinanza americana), Lindsay Davemport e Jennifer Capriati, contando solo tempi relativamente recenti del torneo (con la Evert e la Navratilova siamo negli anni '80). Essere accostata a tali 'regine' per la Kenin è certamente molto prestigioso.