Il tappone di montagna della Vuelta San Juan con l’arrivo agli oltre 2.500 metri di quota di Alto de Colorado ha regalato più emozioni del previsto. La classifica generale era saldamente in mano a Remco Evenepoel, apparentemente inattaccabile nella sua posizione di leader dopo la vittoria della tappa a cronometro. Invece un episodio avvenuto prima dell’inizio della salita conclusiva ha rimescolato completamente le carte, mettendo in serio pericolo il giovane belga. Il gruppo si è spezzato a causa del vento ed Evenepoel è stato costretto ad una dispendiosa e spettacolare rimonta per colmare il distacco.

La tappa, la quinta della Vuelta San Juan, è andata a Miguel Eduardo Florez, ennesima scoperta della Androni di Gianni Savio.

San Juan, il vento spacca la corsa

La quinta tappa della Vuelta San Juan era la più attesa di questa settimana di Ciclismo in Argentina visto l’arrivo in quota ad Alto de Colorado. La situazione di classifica già molto delineata dalla cronometro, con il netto successo di Remco Evenepoel, aveva un po’ smorzato le aspettative, ma alla resa dei conti lo spettacolo è stato intenso e pieno di azione.

La corsa è entrata presto nel vivo, con una prima parte a tutta velocità fino al formarsi di una fuga di sette corridori tra i quali anche Antonio Zullo (Amore e Vita Prodir). La svolta è arrivata a circa 40 km dall’arrivo, sull’altopiano che precedeva la salita finale.

In un territorio molto aperto, con strade larghe esposte al forte vento laterale, la Bora Hansgrohe e la UAE Emirates hanno deciso di forzare il ritmo riuscendo a spezzare il gruppo. La fuga iniziale è stata presto raggiunta, ma la grande sorpresa è stata vedere Evenepoel rimasto invischiato nella seconda parte del plotone.

Il primo gruppo, con anche le presenze di Filippo Ganna (Italia) e Brandon McNulty (UAE) ha continuato a spingere a fondo per approfittare della situazione critica del capoclassifica, rimasto con il solo gregario Pieter Serry e con più di un minuto di distacco.

Show di Evenepoel, ma la tappa è di Florez

La Deceuninck Quickstep, solitamente maestra in queste situazioni di forte vento, ha lasciato presto da solo Evenepoel, che una volta arrivati sulla salita vera e propria verso Alto de Colorado ha dovuto risolvere la questione in proprio.

Su una salita lunga ma non durissima, con strada larga e forte vento, il ventenne belga ha imposto il proprio passo recuperando secondi su secondi al gruppetto dei battistrada sempre più ridotto.

Ganna, secondo in classifica a 33’’, ha pedalato a lungo con la maglia di leader virtuale sulle spalle, dimostrando un’ottima resa anche in salita nonostante la sua mole imponente. Ma la rincorsa spettacolare di Evenepoel è stata inesorabile e a 8 km dalla vetta il corridore della Deceuninck è tornato sulla testa della corsa. Nel finale il belga ha provato anche ad allungare per vincere la tappa, ma ormai stanco per il lungo inseguimento non è riuscito nell’intento. Negli ultimi 300 metri è stato Miguel Edoardo Florez a piazzare l’allungo vincente regalando un’altra gioia alla Androni in questo splendido avvio di stagione.

Appena dietro hanno chiuso Sevilla, McNulty, Guillaume Martin, Evenepoel e Ganna.

In classifica generale Remco Evenepoel ha salvato la sua posizione di leader ed è ormai vicinissimo alla vittoria di questa Vuelta San Juan. A seguirlo è un ottimo Ganna a 33’’, quindi il veterano Sevilla a 1’01’’. Al termine della corsa argentina mancano due tappe, entrambe favorevoli ai velocisti.

Evenepoel: ‘Sono molto più forte dell’anno scorso’

Anche se la tappa è andata a Florez il grande protagonista della giornata è stato senz’altro Evenepoel. Il corridore della Deceuninck ha raccontato i momenti concitati in cui si è verificata la spaccatura in gruppo, spiegando di essersi fatto trovare un po’ indietro in un momento caldo della corsa, un piccolo errore di inesperienza a cui ha saputo rimediare con una prestazione da campione.

“Davanti a me c’erano due ragazzi brasiliani che hanno lasciato un vuoto, l’ho chiuso, ma poi ho visto che c’era un altro gruppo con cinquanta metri di vantaggio” ha raccontato il Campione europeo a cronometro. “C’è stato un momento di panico, forse avrei dovuto combattere di più per la posizione, ma non volevo causare degli incidenti” ha continuato Evenepoel spiegando come questo episodio gli abbia dato poi la convinzione della sua crescita rispetto ad un anno fa. “Dopo uno sforzo come questo un anno fa non sarei arrivato nel gruppo di testa. Oggi se non avessi dovuto inseguire avrei potuto lottare per vincere la tappa. Penso che sia chiaro che sono molto più forte dell’anno scorso” ha concluso il leader della Vuelta San Juan.