Mancano ormai dieci giorni al grande evento. Il 22 febbraio, infatti, Deontay Wilder metterà in palio il suo titolo mondiale dei pesi massimi versione WBC contro Tyson Fury in quello che, a tutti gli effetti, è il secondo assalto del britannico alla corona detenuta dal Bronze Bomber.

Il 1° dicembre 2018 a Los Angeles finì pari, con Fury che dominò il match per lunghi tratti sfruttando la sua straordinaria tecnica e rapidità di movimenti, ma con Wilder capace di metterlo per ben due volte al tappeto, la seconda davvero devastante nell'ultima ripresa con il Gypsy King capace però di rialzarsi.

Quest'ultimo viene favorito dai bookmakers, non di molto, in vista del rematch. La pensa diversamente un grande campione come Manny Pacquiao che, raggiunto telefonicamente da Yahoo Sports nella sua casa di General Santos, nelle Filippine, indica Wilder come favorito del confronto.

'Wilder mi ricorda Mike Tyson'

Secondo l'otto volte iridato in altrettante categorie di peso, "Wilder ha il potere di emozionare la gente. Mi piace per la sua potenza, perché cerca sempre di vincere per ko e mi ricorda tanto Mike Tyson. Come l'ex campione indiscusso dei pesi massimi anche Wilder quando colpisce un avversario lo manda al tappeto" sottolinea Manny Pacquiao.

C'è di vero in questo perché attualmente Deontay Wilder ha la miglior percentuale di sempre di vittorie prima del limite tra i pesi massimi ed inoltre può vantare di aver messo al tappeto tutti i pugili che ha affrontato nella sua carriera.

Anche Bermane Stiverne contro il quale conquistò il titolo nel gennaio del 2015, fu poi demolito nel rematch disputato poco più di due anni dopo, mentre Tyson Fury - come abbiamo già ricordato - venne buttato giù due volte dal campione WBC, nonostante lo straordinario combattimento disputato.

Fury sa boxare molto bene, probabilmente è il miglior pugile tra i pesi massimi, ma questo può avere poca importanza secondo Manny Pacquiao che sostiene che la potenza pura di Wilder può essere determinante e fare la differenza nel confronto.

"Essere un buon pugile è indubbiamente un vantaggio - dice l'attuale campione del mondo dei pesi welter versione WBA - ma quando affronti un avversario forte come Wilder, questo può cambiare il tuo stile. La tua attenzione è diversa, sai che devi preoccuparti della sua forza, la potenza è un grande fattore sul ring".

'Il rematch con Mayweather? Sarebbe un grande combattimento per la gente'

Pacquiao ha combattuto l'ultima volta lo scorso luglio battendo ai punti con verdetto non unanime un grande avversario come Keith Thurman che, prima di sfidare il senatore filippino, aveva un rpersonale immacolato. Un match che ha dimostrato ancora una volta come l'ormai leggendario pugile asiatico possa figurare ai vertici nonostante i 41 anni suonati.

Naturalmente tengono sempre banco le indiscrezioni di un possibile rematch contro Floyd Mayweather che lo sconfisse ai punti nel 2015, in un combattimento che comunque Pacquiao affrontò in condizioni fisiche precarie. Ad oggi non c'è mai stato nulla di concreto, Floyd non è più tornato sul ring se non per qualche 'esibizione' ben pagata (con tutto il rispetto non riusciamo a trovare altri termini per il match contro Conor McGregor, per quanto ufficiale).

Ora si parla del possibile bis tra i due grandi campioni con la promozione della 'Zuffa Boxing' di Dana White. L'ultima domanda del cronista di Yahoo Sports punta proprio su questo ipotetico grande evento. "Facciamolo - risponde Pacquiao con entusiasmo - sarebbe un grande combattimento per la gente".