Ivan Basso risponde a Lance Armstrong. Nelle puntate del documentario Lance in onda su Espn negli Stati Uniti, l'ex campione del Texas sta raccontando la sua vita e la sua carriera parlando fra gli altri anche dell'ex ciclista italiano come di una persona che ha ricevuto un trattamento dai media diverso da quello che ha avuto lui, pur avendo fatto in pratica le stesse identiche cose. Basso ha replicato ad Armstrong, in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Giornale, dicendo di avere pagato i suoi errori nel mondo del Ciclismo e di essere comunque passato dal paradiso all'inferno.

Lance Armstrong su Basso: lo invitano in televisione eppure ha fatto cose simili alle mie

L'antefatto alla replica di Ivan Basso va cercato in quello che ha detto Lance Armstrong nel documentario a cura di Marina Zenovich che va in onda negli Stati Uniti su Espn (nel nostro Paese dovrebbe essere trasmesso nel mese di giugno). Armstrong ha parlato di tanti suoi colleghi, ha detto che l'Italia ha demolito e ucciso Pantani, ha detto di stimare Ullrich ma su Basso l'attacco è stato diretto affermando che a lui è stato riservato un trattamento diverso pur essendosi lasciato andare alle stesse identiche pratiche illecite.

Ivan Basso: 'Ho confessato le mie colpe e ho pagato con due anni di squalifica'

Ivan Basso, nell'intervista rilasciata a Il Giornale, dichiara di non avere visto ancora il documentario e, quindi, di non avere la certezza che si sia espresso proprio in quella maniera. Tiene a precisare subito di avere grande gratitudine nei confronti di Armstrong che con lui si è comportato bene quando la mamma si ammalò di tumore e Armstrong fece tutto il possibile per aiutarla.

Stessa cosa fece nel 2015, quando il problema di salute fu per Basso stesso. "Con me - spiega l'ex ciclista varesino - è sempre stato disponibile e generoso".

Basso però poi tiene a puntualizzare diversi aspetti. Ha la consapevolezza di avere fatto nel ciclismo, cose belle e altre meno. Dice di aver confessato le sue colpe (Operacion Puerto e frequentazione di un medico inibito per motivi di doping) e di avere pagato un prezzo importante con due anni di squalifica.

"Sono finito dal paradiso all'inferno" è il suo commento.

Oggi lavora nel mondo del ciclismo dove è impegnato nella gestione di una squadra di ragazzi insieme ad Alberto Contador. L'ex ciclista afferma di essere al lavoro e di mettere tutto il suo impegno perché questo sport possa essere migliore. Tornando ad Armstrong, dice di avere letto l'intervista a Filippo Simeoni e di esser d'accordo con lui: Armstrong per lui avrebbe vinto sempre perché era una vera e propria forza della natura.

Basso dedica infine un pensiero a Marco Pantani, anch'esso tirato in ballo da Armstrong. Per il varesino, Pantani era "il talento, un genio assoluto e, nelle sue testuali parole, nessuno è mai stato come lui".