Il mondo dello sport, duramente colpito dall'emergenza sanitaria, continua ad annullare molti degli eventi in programma nel proprio stagionale. Lo sport paralimpico, in questo, non è purtroppo da meno e la sua battuta d'arresto non accenna a placarsi: si fermano gli Assoluti di atleta e calcio amputati.

Sport paralimpico, la scelta della Fispes

La Federazione Italiana Sport Paralimpici E Sperimentali (Fispes), a seguito della persistente emergenza in atto in Italia, ha deciso di annullare gli eventi agonistici nazionali in programma per i mesi di maggio e giugno prossimi.

Ad essere ufficialmente cancellati, nello specifico, sono stati i Campionati Assoluti di Para atletica, previsti per il fine settimana tra il 27 ed il 28 giugno a Concesio (BS) e il torneo di Calcio amputati, che si sarebbe dovuto disputare a Fano (PU) nel triangolare amichevole internazionale tra il 28 ed il 31 Maggio 2020, tra la nostra Nazionale Azzurra, il Costa Rica e la Spagna.

Sport paralimpico, l'avvio della Fase 2

Provando a riaccendere motori e riflettori con l'avvio della Fase 2 dell'emergenza sanitaria del Coronavirus, lo scorso 4 maggio, è stato pubblicato un documento di 32 pagine da parte dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contenente le linee guida che disciplinano il lento e graduale ritorno "sul campo d'allenamento" per gli atleti che svolgono discipline sportive professionistiche, individuali e non riconosciute dal CONI, dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni.

Gli atleti, come stabilito nel documento, sono stati suddivisi in due macrogruppi: Atleti COVID+ (coloro che hanno contratto la malattia e sono guariti e coloro che, hanno avvertito sintomi su giudizio del responsabile sanitario), e Atleti COVID- (coloro che non sono stati ufficialmente testati o che sono risultati asintomatici nel periodo di riferimento).

Sport paralimpico, controlli e prevenzione

Tutti gli atleti, prima della ripresa degli allenamenti, saranno comunque sottoposti a test clinico e tampone, effettuati dal responsabile sanitario.

Qualora risultassero negativi al primo tampone, ogni 4 giorni, dovranno sottoporsi ad ulteriori tamponi fino a nuove disposizioni da parte del Governo, oltre al rispetto delle fondamentali misure di prevenzione individuale già più volte ribadite: igiene di mani e superfici, uso di mascherine e visiere (qualora possibile) e distanziamento sociale di almeno 1 metro.

Qualora non fosse possibile tener fede a tali disposizioni, gli enti preposti, predisporranno le soluzioni e le opzioni più adeguate per lo svolgimento delle attività sportive in totale sicurezza e in linea con le norme vigenti in materia di contenimento del contagio.