Matteo Cocco ha 33 anni ed è originario di Capoterra, nella provincia di Cagliari. Umile e socievole, il giovane ha una grande passione per lo sport, ma rifiuta lo status di sex symbol. Molto seguito sui social, soprattutto su Instagram, nelle scorse ore ha raccontato la sua vocazione per il bodybuilding a BlastingNews.

La passione per lo sport

Matteo, a che età hai iniziato a praticare il bodybuilding e come nasce la tua passione per lo sport?

'Cominciai ad allenarmi a 20 anni ai tempi del primo anno di università, trascinato da un paio di colleghi.

Al tempo ero un ragazzetto secco e super nerd, ero parecchio lontano da questa disciplina e da qualsiasi tipo di attività sportiva. La palestra in questione era il Cus (centro universitario sportivo) un corridoio stretto e lungo con macchinari abbastanza scassati e datati, ovviamente gratis e senza istruttori. Inutile dire che non fu amore a prima vista, il primo anno sono stato molto poco costante'.

Poi, invece, qualcosa è cambiato...

'Esattamente. Mese dopo mese vedevo che il mio fisico rispondeva sempre meglio all'allenamento con i sovraccarichi, il mio peso aumentava (quando ho iniziato pesavo 60 kg) e con esso anche l’entusiasmo e la voglia di conoscere questo mondo così vasto e fino ad allora, sconosciuto.

Ricordo bene le domande che facevo ai “grossi” della palestra per cercare di carpire i loro segreti. “Ma tu che integratori usi”? “Quanti grammi di pollo devo mangiare a cena”? “Quante volte ti alleni a settimana”?'.

Stando ad alcuni dati, gli italiani sarebbero ingrassati durante il lockdown. Cosa consiglieresti a chi vorrebbe rimettersi in forma?

'Il lockdown è stato un banco di prova per tutti. C’è chi non ha perso motivazione e si è allenato anche in casa con quello che aveva a disposizione, come bottiglie, manici di scopa o bombole del gas. E c’è chi si è rifugiato nel cibo, comprando per esempio scorte di lievito per fare le pizze ma ha dovuto fare i conti con qualche kg di troppo.

Per questi ultimi consiglio di tornare a un regime alimentare sano e di allenarsi con i pesi, in modo da migliorare il benessere psicofisico, oltre che la semplice estetica. Affidarsi a un preparatore competente può rivelarsi un ottimo investimento'.

La competenza nel lavoro

Come tu stesso hai affermato, è importante affidarsi ad un preparatore competente. Ma è possibile trovarne, di seri, in un periodo nella quale sono numerosi quelli estemporanei?

'Quello del fitness è un settore che negli ultimi anni è letteralmente esploso. E di conseguenza, sono aumentate le figure lavorative, dai semplici personal trainer, agli istruttori di corsi di gruppo, ai coach online. Io penso che le qualità che un professionista debba avere siano la preparazione e la fame di continuare a studiare e aggiornarsi.

Ma anche la motivazione e la presenza durante il percorso del proprio cliente sono aspetti fondamentali che molti spesso dimenticano'.

Sui coach online, spesso, sono nate polemiche. Su tutte il fatto che non possono seguire in maniera ravvicinata i propri sportivi. Qual è la tua posizione?

'Penso siano lavori diversi ma entrambi importanti. Ci sono cose che difficilmente si possono fare online, per esempio un neofita ha bisogno di un allenamento one to one per imparare i movimenti base dei vari esercizi. Ma è altresì vero che su concetti come programmazione e periodizzazione di un allenamento e consigli alimentari si può lavorare bene anche via mail o chat'.

Come, nello specifico?

'Il mio lavoro è quello di supportare il cliente a 360 gradi, mettendogli a disposizione la mia esperienza e il mio tempo per aiutarlo a raggiungere il suo obbiettivo.

I miei punti forti sono la flessibilità dei programmi in modo che siano personalizzati e aderenti a tipi diversi di esigenze e la presenza giorno dopo giorno. È facile che la gente “si perda per strada” tra uno sgarro e l’altro, la motivazione è un aspetto fondamentale'.

La motivazione è una forza che guida il comportamento. Ma, questa energia, può essere una lezione di vita?

'Scegliere uno stile di vita sano è il regalo più bello che possiamo fare a noi stessi. Nella società di oggi sempre più consumistica e sedentaria, spesso perdiamo di vista questo importante principio. Il confine sottile tra un fallimento e un successo sta nella serietà e nel focus che uno ci mette nel seguire i propri obbiettivi.

Tante persone mi scrivono solo una marea di scuse: “e ma ho un dolorino qua”, “sto lavorando non ho tempo” o “dal prossimo mese inizio”. Il momento giusto per iniziare a cambiare la propria vita non è tra una settimana ne tra un mese, ma adesso'.

L'importanza dei social

Sui social sei seguito da diverse migliaia di persone, soprattutto su Instagram. Qual è il tuo rapporto con i social e quanto sono importanti nella tua attività?

'Ho cominciato a utilizzare Instagram tutto sommato di recente, nel 2018 durante la mia esperienza negli Stati Uniti, dove altri social network come Facebook erano praticamente inutilizzati. Non si può negare l’importanza che Instagram ha assunto a livello lavorativo negli ultimi anni: oltre a essere una vetrina per la propria attività dà anche la possibilità di avviare collaborazioni con aziende, brand o altri professionisti.

Personalmente, buona parte dei miei clienti, mi hanno contattato tramite questa piattaforma'.

Oltre il lavoro, sono numerose le persone che ti seguono. Soprattutto ragazze, più interessate alla forma fisica che al tuo lavoro. Ti consideri un sex symbol?

'Sono una persona abbastanza umile. Anche se diventassi qualcosa che si avvicina a un sex symbol o a un latin lover, non mi piacerebbe esternarlo. Però sono d’accordo sul fatto che una buona presenza fisica sia un ottimo biglietto da visita per chi lavora in qualsiasi ambito del fitness'.

L'ultima domanda è un classico. Ovvero, c'è una frase o un motto che racchiude la tua personalità?

'Una frase a cui sono particolarmente legato è questa: “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla, sii gentile.

Sempre”. Penso che il rispetto vada dato a tutti in egual misura, dal ragazzino strano che si isola dagli altri al più figo del paese. E questo è un insegnamento semplice ma importantissimo che mi hanno dato i miei genitori e i miei nonni'.