The Undertaker, il "becchino" che per trent'anni ha animato lo spettacolo del World Wrestling Entertainment, ha annunciato il suo ritiro. Uno dei wrestler più famosi e longevi al mondo - Mark William Calaway all'anagrafe - con i suoi 208 centimetri e i suoi 140 chili, a 55 anni lascia il ring e dichiara: "Sono arrivato al punto in cui il cowboy cavalca via. Non ho più niente da conquistare - ha spiegato - nessun obiettivo da raggiungere. Il gioco è cambiato ed è tempo per i nuovi di farsi avanti".
E così il "becchino" del wrestling che intimidiva gli avversari con i suoi sguardi agghiaccianti, accompagnato dal suono delle campane da morto, esce di scena dopo aver conquistato numerose vittorie.
Da Hulk Hogan (che riuscì a battere nel 1991) a John Cena, passando per The Rock, dopo 36 match di Wrestlemania e 21 vittorie consecutive, il lottatore statunitense adesso non ha più voglia di salire sul ring e lo ha annunciato durante l'ultimo episodio della docu-serie dedicata proprio alla sua vita.
Una leggenda diventata un documentario
Com'è accaduto a Michael Jordan prima di lui, anche la vita di The Undertaker è stata raccontata da una serie-documentario che si sofferma su vari aspetti della sua esistenza, senza dimenticare momenti difficili, paure e ossessioni del wrestler americano.
Calaway, indossando i panni di The Undertaker, ha voluto evidenziare la sua personalità: il suo obiettivo è sempre stato non solo quello di diventare un ottimo lottatore, ma anche un simbolo del suo mondo.
Un personaggio che è nato dopo una lunga evoluzione e un percorso non privo di ostacoli: nel 1985 si fa chiamare The Master of Pain ma la sua carriera cavalca tra alti e bassi e non riesce a spiccare il volo. Trascorrono cinque anni di combattimenti quando trova la sua identità come The Undertaker e vince il primo incontro nel Wwe.
Nel 1991 riesce a battere Hulk Hogan ed entra di diritto nel novero dei più grandi lottatori della storia.
Sul ring è sempre stato il "becchino" che entrava con mantello, cappello, guanti, due cravatte e l'aria minacciosa, circondato da una nube di fumo. La docu-serie The last ride è andata oltre il personaggio e ha raccontato l'uomo che si cela dietro la maschera e che ha portato il protagonista a riflettere sulla sua vita, a non giudicarsi con troppa severità e a vedere le cose da una "scala più ampia".
Un uomo con le sue paure che si è sottoposto a molte operazioni per continuare a combattere e ce l'ha sempre fatta: ha dovuto fare i conti con diverse cadute ma non ha mai perso la forza di rialzarsi. La sua privata è stata travagliata e lo ha reso una persona a volte fragile ma sempre combattiva.
The last ride ha ottenuto successo sui canali del Wwe ed ora sono diverse le emittenti che stanno cercando di ottenere i diritti di trasmissione. E proprio nell'ultima puntata della serie The Undertaker ha parlato del suo ritiro, legando la conclusione della carriera trentennale all'ultimo incontro, il trentaseiesimo: il Boneyard Match.
Terminata la carriera agonistica, The Undertaker continuerà ad essere ambasciatore e leggenda della Wwe. Il presidente della federazione, Vince McMahon, potrebbe comunque richiamarlo in futuro per riproporre in qualche modo al pubblico la gimmick di Mark William Calaway.