Mentre si avvicina il momento della ripresa della stagione World Tour del Ciclismo professionistico, fissato per il 1° agosto con la Strade Bianche, si scalda ulteriormente anche la già animata marcia di avvicinamento all’appuntamento più atteso, il Tour de France. La posizione di Chris Froome all’interno del Team Ineos continua a far discutere: il quattro volte vincitore della corsa ha già annunciato il suo passaggio alla Israel Start Up Nation per la prossima stagione e vivrà questo Tour da 'separato in casa' e con la scomoda rivalità interna di Egan Bernal e Geraint Thomas per garantirsi la leadership.

Tra avversari e esperti del ciclismo si sono susseguite supposizioni e voci, tra una possibile mancata convocazione di Froome da parte della Ineos fino a un probabile conflitto interno a Tour in corso, ma ora è la stessa squadra britannica a esprimere qualche dubbio sulle possibilità del suo campione.

Jeppesen: ‘Non credo che ci sia qualcuno che si è allenato come Chris Froome’

A dare quella che sembra una svolta definitiva in favore di Bernal e Thomas nelle gerarchie interne al Team Ineos per il Tour de France è stato il Direttore Tecnico della squadra, Carsten Jeppesen. Intervenendo all’emittente televisiva danese TV2 il tecnico della Ineos ha lodato Chris Froome per il grande lavoro fatto nel suo percorso di recupero dal terribile incidente del giugno 2019, esprimendo però anche i suoi dubbi su un ritorno allo stesso livello che gli ha consentito di dominare la scena al Tour de France per quattro volte.

“Non c’è dubbio che abbia lavorato molto. Come sempre Chris è un atleta fantastico e con una dedizione incredibile” ha dichiarato Jeppesen. “Non credo che ci sia qualcun altro che si sia allenato così duramente come ha fatto lui durante questa crisi del coronavirus. Ma non sono sicuro al 100% che sia così pronto per poter vincere”, ha aggiunto il tecnico danese, che attualmente nella Ineos si occupa principalmente dei materiali e degli sponsor.

‘Abbiamo vinto il Tour con Geraint e Egan’

Carsten Jeppesen ha parlato delle gerarchie interne alla Ineos in vista del Tour de France, di quell’abbondanza di campioni che potrebbe rappresentare la vera incognita nella gestione strategica. Lo squadrone britannico ha in organico gli ultimi tre vincitori della corsa, Geraint Thomas ed Egan Bernal oltre a Chris Froome.

In molti pensano che questo tridente potrebbe entrare in conflitto durante la corsa per acquisire il ruolo di leader, una tesi avvalorata anche dal già annunciato addio di Froome a fine stagione. Jeppesen ha sostenuto la volontà della squadra di non attribuire più un ruolo privilegiato al quattro volte vincitore della corsa: “Sono successe molte cose dall’ultima vittoria di Froome. Abbiamo vinto il Tour sia con Geraint che con Egan, mentre Froome è maturato ed ha avuto un incidente molto grave l’anno scorso”, ha commentato il Dt della Ineos.

Il tecnico danese non ha però avuto nessun dubbio sulla lealtà dei suoi corridori, dicendosi sicuro che questo tridente con una gerarchia ancora non del tutto chiarita sarà gestito con piena professionalità.

“Conosciamo Chris Froome e lavoriamo con lui da tanti anni, se c’è una cosa che si può dire di lui è che è un grande professionista. Deciderà la strada, può sembrare solo una frase, ma è così, vincerà l’uomo migliore. Penso che tutti abbiano pieno rispetto dell’altro, non ci saranno problemi”, ha concluso Jeppesen.