Tennis italiano protagonista sulla terra rossa d'Italia com'è giusto che sia e, dopo tanti anni, possiamo dire 'finalmente'. Non sappiamo ancora quanta strada faranno al Foro Italico i vari Sinner, Berrettini o Musetti, intanto c'è una freschissima aria nuova dal gusto salubre. Matteo Berrettini dall'anno scorso è un top 10 e a Roma ha superato un turno che lo vedeva logicamente favorito. Ora si giocherà l'accesso ai quarti in una sfida tutta azzurra con Stefano Travaglia e se questo toglierà di mezzo giocoforza un italiano, allo stesso modo ne garantirà l'accesso di un altro al terzultimo turno degli Internazionali d'Italia.

Jannik Sinner e Lorenzo Musetti sono i due nomi nuovi del nostro tennis. Musetti si giocherà domani sera l'accesso agli ottavi contro Kei Nishikori dopo aver battuto Stan Wawrinka.

Il modo in cui Sinner ha battuto un top 10 come Stefanos Tsitsipas fa ben sperare per la crescita di questo giovanotto a cui è stata data l'etichetta di 'predestinato'. Contro il greco ha mostrato intelligenza e maturità, non si è scomposto dopo l'occasione sprecata al secondo set e la conseguente rimonta subita e ha saputo sfruttare i difetti dell'avversario, fino a metterli completamente a nudo. Sinner che nel post-match trova anche tempo e modo di lodare il citato Musetti, definendolo potenzialmente al suo livello, se non superiore.

Anche Djokovic ad ammirarlo, 'non me me sono accorto' dice Jannik

Anche Novak Djokovic, dopo aver regolato in due set l'altro italiano Salvatore Caruso, ha fatto una capatina al 'Pietrangeli' per ammirare Jannik Sinner. "Sinceramente non me ne sono accorto - dice il 19enne altoatesino - ero concentrato sul match". Match che ha avuto il sapore di rivincita visto che proprio Tsitsipas lo scorso anno lo aveva eliminato a Roma.

"Alla mia età in un anno si cambia e si cresce e io sono migliorato in tutto a iniziare dal servizio - evidenzia - anche se contro Stefanos non è mai facile. Fu il mio primo match contro un top 10 lo scorso anno, da allora ne ho imparato di cose. Sapevo di poter competere e l'ho fatto, ho vinto meritando di vincere".

Un fantastico terzo set

Sinner ha dimostrato estrema maturità per come ha gestito la ripresa dopo quel secondo set che lo aveva visto in vantaggio di tre games e con due match-point sprecati al tie-break. Nel terzo set ha ritrovato l'autorità del primo e della prima parte del secondo parziale e la partita è tornata a non avere storia. "Ci voleva testa e io l'ho usata, ho messo via tutto quello che era accaduto e sono ripartito fresco".

Sebbene lo stesso Berrettini sia molto giovane, Sinner insieme a Musetti rappresenta oggi l'autentica Next Gen del tennis italiano. "Mi piace sapere che dietro di me ci sia già qualcuno - ha detto - e Musetti ha dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque.

Ho visto la sua partita in albergo, ha giocato benissimo e credo abbia ottime chance anche contro Nishikori. Come potenziale forse è anche meglio di me, ha più colpi e io sono felice che il tennis italiano stia crescendo in questo modo".