Dominic Thiem, all'inferno e ritorno. Era il favorito della finale degli Us Open 2020 con Sascha Zverev, ma è andato vicinissimo alla sconfitta contro un grande avversario, che a sua volta è stato davvero a un passo dal colpaccio alla sua prima finale Slam.
Thiem è riuscito a risalire la corrente che lo stava trascinando a largo, dopo aver perso i primi due set. Una fantastica rimonta che, però, stava per essere vanificata dal ritorno veemente del tedesco. Dopo tre finali 'major' perse, due con Rafa Nadal al Roland Garros e una con Novak Djokovic agli Australian Open lo scorso gennaio, Thiem riesce finalmente a mettere le mani su un titolo del Grande Slam confermando la sua forza anche sul cemento.
Sono stati cinque set di grande Tennis, chiusi 2-6 4-6 6-4 6-3 7-6 da Dominic che è dunque il primo austriaco a vincere gli Us Open. Onore delle armi a Zverev sul quale, però, pesano errori di lucidità nei momenti chiave.
Zverev, classe e cinismo: si porta avanti due set a zero
Primo set decisamente autoritario da parte di Sascha Zverev che, dopo i primi due giochi che seguono i turni di battuta, va a prendersi il primo break nel terzo gioco e lo consolida nel game successivo con Thiem che resta a zero. Sullo score di 3-1 il set si mette in discesa per il tedesco che si dimostra solidissimo al servizio a differenza del rivale che lo perde nuovamente nel settimo gioco, permettendo a Zverev di andare sul 5-2 e di servire per il parziale, occasione ghiottissima che non viene fallita.
Decisamente frastornato per un match che sta prendendo una piega inattesa, Thiem continua a litigare con il servizio anche nel secondo set: il copione è più o meno lo stesso, il tedesco piazza il break nel terzo gioco, va a consolidarlo, ma questa volta riesce anche a infrangere per la seconda volta di fila il turno di battuta dell'avversario.
Il tabellone segna 4-1 per Zverev che diventa 5-1 nel turno di battuta del 23enne di Amburgo. Thiem, però, dà finalmente segnali di vita: anche se molto faticosamente riesce a tenere il servizio annullando ben tre palle break e, nell'ottavo game, va per la prima volta a violare la battuta dell'avversario accendendo una fiammella di speranza.
Nel gioco successivo in cui tiene il servizio a zero soffia ulteriormente sul fuocherello, subito spento però dal teutonico nel decimo e decisivo game, in cui lascia l'avversario a 30, chiude il parziale sul 6-4 e si porta a un solo set dal suo primo titolo Slam. Oltre ai consueti lampi di classe, Zverev dimostra un cinismo pressoché sconosciuto tra le sue caratteristiche.
Un grande Thiem pareggia il conto: 2-2
Dominic Thiem sa che non può più sbagliare, il sogno di sollevare il primo titolo Slam sta volando via per la quarta volta in carriera. Ma anche il terzo set sembra segnato nel momento in cui, ancora al terzo gioco, l'austriaco cede il servizio ai vantaggi permettendo a Zverev di andare sul 2-1.
Stavolta, però, l'allungo non riesce e al termine di un gioco molto combattuto il due volte finalista del Roland Garros va a pareggiare almeno in questo parziale il conto dei break: 2-2. Il match poi procede regolarmente secondo i turni di battuta, Thiem sembra aver recuperato forza e morale anche se, per la verità, Sascha non mostra segni di cedimento e il suo resta un ottimo tennis: tutto questo fino al decimo gioco sul punteggio di 5-4 per l'austriaco che va a piazzare il break lasciando Zverev a 15 e guarda con soddisfazione lo score sul tabellone: set vinto 6-4 e match che prosegue.
Nel quarto set l'inerzia del match sembra pendere a favore dell'austriaco che è riuscito finalmente ad 'aggiustare' il servizio e non sbaglia più un colpo: il parziale procede secondo i turni di battuta con pochi sussulti almeno fino al sesto gioco quando Thiem fallisce due break point.
Zverev si salva, ma non può nulla due games più tardi quando l'austriaco va a strappargli il servizio anche a causa di un sanguinoso doppio fallo e sullo score di 5-3 va a servire per un set importantissimo, quello del pareggio. La battuta successiva è praticamente un'esecuzione capitale, finisce 6-3 per Dominic che riconquista il sogno Slam.
Quinto set vietato ai deboli di cuore
Sascha Zverev è ancora sotto choc nel primo gioco del quinto e decisivo parziale, quando va a perdere rovinosamente il suo turno di battuta commettendo un altro doppio fallo. Tuttavia nel gioco successivo è il turno di Thiem di concedere almeno un paio di graziosi regali al tedesco, doppio fallo compreso, per cui si riparte dall'1-1.
I due giovani tennisti sono stanchi, Zverev in cuor suo sta sicuramente pensando alla grande occasione gettata alle ortiche, ma c'è ancora un set da giocare e basterebbe vincerlo. Seguono due games piuttosto 'regolari' ad altrettanti emozionanti e combattuti: Sascha ne combina di tutti i colori nel quinto tra aces e un doppio fallo, ma tiene la battuta imitato dall'austriaco negli scambi successivi. Si arriva dunque all'ottavo gioco con Zverev avanti 4-3 e qui il tedesco ritrova improvvisamente la verve dei primi due set, riuscendo a cogliere un break importantissimo che gli consente di andare servire per il match.
A Thiem tocca dunque un gioco sull'orlo del baratro, ma per la verità il finalista degli ultimi Australian Open è un ottimo equilibrista, riesce infatti a conquistare due palle break centrando la seconda: siamo adesso sul 5-4 per Zverev con il tennista mitteleuropeo che ha nel suo servizio la possibilità di pareggiare il conto.
Si gioca praticamente sul filo di un rasoio, un vero peccato che non ci sia il pubblico dell'Arthur Ashe Stadium a seguire gli scambi tra questi due giovani talenti, Thiem è comunque il più 'chirurgico' e lascia il rivale a 30: parità perfetta e titolo di New York sempre più incerto.
L'impressione è che Zverev possa pagare mentalmente il peso di una grande opportunità sfumata anche in questo set in cui era avanti di tre games e sembra confermata dal break perentorio del 27enne viennese che lo lascia a 30 e va dunque a servire per il titolo sullo score di 6-5. Sascha, però, trova la forza di reagire: conquista due palle break e la seconda è quella che vale il tie-break che, alla fine, è il giusto epilogo di un match davvero emozionante.
Anche qui regna l'equilibrio, poi Thiem va a cogliere il primo mini-break a causa di un doppio fallo di Zverev e si porta sul 5-3 nel momento certamente più importante e delicato, sul 6-4 ha palla del suo primo trionfo in un Grande Slam, ma Sascha la annulla e resta in partita riuscendo successivamente a pareggiare il conto: 6-6 e tutto da rifare. Il campione austriaco va poi a conquistare un nuovo match-point e stavolta non lo sbaglia: dopo il punto decisivo crolla stremato sul cemento di New York, in uno stadio storico di cui diventa il nuovo 're'.