Grande sorpresa nella sesta tappa della Vuelta Espana. Primoz Roglic ha perso la maglia rossa di leader che portava fin dall’inizio della corsa e che sembrava più che salda sulle sue spalle. Il corridore sloveno ha però passato una giornata difficile, così come tutta la sua Jumbo Visma, sfaldatasi dopo l’impegnativa discesa bagnata dall’Alto de Cotefablo. La tappa è stata vinta da Ion Izagirre, abile ad inserirsi nella fuga partita nelle fasi iniziali e a gestire la situazione insieme al fratello Gorka. Nel gruppo degli uomini di classifica Roglic ha perso terreno sotto gli attacchi di Carapaz e Daniel Martin, con il vincitore del Giro 2019 che si è preso la maglia rossa di leader.

Vuelta, la fuga degli Izagirre

Anche la sesta tappa della Vuelta Espana è stata avvincente e ricca di sorprese, nonostante un percorso rimaneggiato dalla cancellazione del Tourmalet per il divieto di sconfinamento imposto dalla Francia a causa dell’emergenza sanitaria. L’organizzazione ha ridisegnato il tracciato con due salite molto facili nelle fasi centrali e poi l’arrivo ad Aramon Formigal, altra ascesa di media difficoltà.

La corsa si è però rivelata molto difficile e selettiva a causa delle condizioni climatiche particolarmente avverse, con tantissima pioggia e temperature basse.

Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga di 23 corridori, con tanti uomini di spessore tra cui Guillaume Martin, i fratelli Ion e Gorka Izagirre, Rui Costa, Michael Woods, Sergio Henao e Mattia Cattaneo. La fuga ha guadagnato circa quattro minuti sul gruppo, un vantaggio sufficiente per giocarsi il successo di tappa. Dopo il secondo Gpm Gorka Izagirre ha attaccato tutto solo, permettendo al fratello Ion di giocare di rimessa presentarsi alla salita finale più fresco. Annullata l’azione di Gorka è entrato così in scena Ion, che nel finale ha staccato gli ultimi compagni d’avventura ancora al suo fianco per regalare il successo alla Astana.

Woods ha chiuso al secondo posto davanti a Rui Costa e Power.

Carapaz al comando della classifica

L’altra corsa, quella tra gli uomini di alta classifica, si è accesa inaspettatamente dopo la seconda salita, quella all’Alto de Cotefablo. La discesa bagnata ha provocato una netta selezione sotto l’impulso della Ineos e della Movistar. Ne ha fatto le spese la Jumbo Visma che ha perso quasi tutti i suoi uomini nelle retrovie lasciando il suo leader Primoz Roglic con il solo George Bennett. Lo sloveno si è trovato in difficoltà sia di squadra che personale nell’ultima salita, dove è stato attaccato da più parti ed è rimasto staccato quando a muoversi sono stati Richard Carapaz, Daniel Martin e Hugh Carthy.

Carthy si è dimostrato particolarmente a suo agio con questo clima inclemente ed ha concluso a 48’’ dal vincitore di tappa, con Carapaz a 55’’, Daniel Martin a 1’23’’, mentre Roglic ha pagato 1’38’’ e Mas 1’43’’.

La classifica è così rivoluzionata con Richard Carapaz che prende la testa. Carthy, grande sorpresa di questa prima settimana, è a 18’’, Martin a 20’’ e Roglic a 30’’.