Mentre la pausa del Ciclismo professionistico tra una stagione e l’altra sta arrivando agli sgoccioli, i campioni cominciano a respirare di nuovo il clima di gara e anche gli spunti polemici che ne conseguono. In un’intervista concessa al giornale belga Het Nieuwsblad, il tre volte Campione del Mondo Peter Sagan è tornato su uno degli episodi più discussi della scorsa stagione, il suo declassamento deciso dalla giuria al termine dell’undicesima tappa del Tour de France. Il corridore slovacco fu sanzionato per un contatto con Wout van Aert nella volata conclusiva, ma ha sempre considerato ingiusta quella punizione, puntando piuttosto il dito contro la reazione avuta dal rivale.
Sagan: ‘Queste situazioni si verificano negli sprint’
L’episodio a cui ha fatto riferimento Peter Sagan, e che tanto ha fatto discutere nel mondo del ciclismo, è avvenuto nelle fasi finali dell’undicesima tappa del Tour de France. Era lo scorso 9 settembre quando il gruppo ha affrontato la Chatelaillon Plage – Poitiers di 166 chilometri. La corsa, con un profilo altimetrico quasi interamente pianeggiante, si è conclusa con uno sprint di gruppo. Sagan si è trovato un po’ arretrato nelle fasi finali, dietro a Wout van Aert e a Clement Venturini, ed ha cercato di trovare un varco superando prima il francese e poi il belga sfiorando le transenne a bordo strada.
In questa spettacolare manovra c’è stato però un contatto, quando Sagan si è appoggiato a van Aert per farsi spazio e completare il sorpasso.
Il campione slovacco è stato forse indotto a questo spostamento anche da uno spettatore sporto pericolosamente dalle transenne con una macchina fotografica, ma la giuria è stata irremovibile ed ha deciso di punire quel contatto. Sagan, che aveva poi concluso la volata al secondo posto dietro a Caleb Ewan, era stato retrocesso in coda al gruppo e privato dei punti per la classifica della maglia verde.
Il tre volte iridato ha mostrato di non aver digerito quella decisione della giuria, parlando di un episodio che può accadere nelle volate di gruppo. “Credo di non dover chiedere scusa a nessuno” ha dichiarato il fuoriclasse della Bora hansgrohe. “Queste situazioni si verificano negli sprint di gruppo, tutti sanno quanto possono diventare frenetiche le cose” ha continuato Sagan.
‘Non perdo il sonno per van Aert’
Il sette volte vincitore della maglia verde del Tour ha piuttosto sottolineato il comportamento di Wout van Aert. Sul traguardo il campione belga gli rivolse un gestaccio e delle parole ingiuriose. “Dopo quello che mi ha detto in quello sprint penso che dovrebbe scusarsi. Lo pensavo cinque mesi fa e lo penso ancora oggi. Però non perderò il sonno per questo” ha dichiarato Peter Sagan.
Per la sua reazione, ripresa anche dalle telecamere, Van Aert fu poi sanzionato dalla giuria con una multa di 200 franchi svizzeri. Anche Sagan fu multato per la scorrettezza, nel suo caso per 500 franchi svizzeri.