Nel terzo turno della Pool Promozione del campionato di A2 femminile di Pallavolo, il Cuore di Mamma Cutrofiano ha ospitato il Green Warriors Sassuolo, venendo sconfitto per 1-3 (20-25, 17-25, 25-21, 22-25) al termine di una sfida combattuta e tecnicamente gradevole.

La formazione salentina era reduce dalla brutta sconfitta di Mondovì e ha dovuto fare a meno di Panucci, infortunata. Le ospiti, invece, si presentavano all'incontro dopo la bella vittoria contro il Megabox Vallefoglia.

Prima dell'inizio dell'incontro, si è osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Federica De Luca (arbitro Fipav), vittima di femminicidio, e di suo figlio Andrea, all'interno dell'evento "La settimana di Federica", indetta dalla Fipav Puglia per tenere alta l'attenzione sul tema della violenza di genere.

La gara

Mister Antonio Carratù (Cutrofiano) schiera inizialmente Avenia, Quarchioni, M'Bra, Castaneda, Menghi, Caneva e Ferrara (L). Mentre mister Enrico Barbolini (Sassuolo) risponde con Spinello, Salinas, Civitico, Antropova, Dhimitriadhi, Busolini e Falcone (L). Dirigono l'incontro De Sensi e Gaetano.

Nel primo set, Sassuolo parte aggressivo a muro e con un'Antropova scatenata a mettere subito distanza tra le due formazioni, sfruttando un buon turno in battuta ed un attacco imprendibile da ogni lato del parquet. Cutrofiano soffre l'ottimo livello generale del servizio ospite e concede qualcosa di troppo in ricezione, costringendo Avenia a trame di gioco abbastanza scontate che finiscono preda del muro emiliano.

A metà parziale le salentine riescono a riportarsi in partita (11-11), ma subiscono nuovamente un'accelerazione delle neroverdi che costringe Carratù a giocarsi le interruzioni sul 13-16 e sul 15-19, primo massimo vantaggio della gara. Il Sassuolo mette in mostra un'ottima correlazione muro-difesa e questo impedisce al Cutrofiano di rientrare concretamente nel set (20-25).

L'inizio del secondo parziale è più lento, ma è ancora Antropova e rompere l'equilibrio con un turno devastante in battuta. Questa volta, però, il Cutrofiano rientra subito in gara portandosi sul 10-10, grazie a Castaneda che entra finalmente in partita dopo un inizio d'incontro un po' in sordina. Sul giro di boa del set, le ospiti alzano di nuovo l'asticella del servizio e le salentine ritornano a subire in ricezione.

Avenia è costretta a rincorrere la palla nei nove metri di casa e il muro emiliano fa il resto (17-25).

Nel terzo parziale il Cutrofiano inizia a prendere le misure al Sassuolo, sfruttando anche un calo di Antropova e la crescita esponenziale di Castaneda. Le ospiti incidono di meno in battuta ed il gioco delle pantere salentine diventa più rapido ed imprevedibile. La squadra di Barbolini prova a rientrare nel set cercando scambi lunghi ed aspettando l'errore delle avversarie: emblematico è lo scambio del 18-19, durante il quale le neroverdi difendono miracolosamente per ben quattro volte, chiudendo poi a proprio favore grazie ad un muro di Salinas. Cutrofiano, tuttavia, adesso è pienamente in partita e piazza un break di 5-0 che indirizza il gioco verso le padrone di casa (25-21).

La vittoria del parziale non ha gli effetti sperati dalla panchina salentina e le emiliane sfuggono via sul 2-5 in apertura di quarto set. Carratù prova a mischiare le carte, sostituendo M'Bra, apparsa per la verità non in giornata di grazia, con Quarchioni. La mossa sembra dare maggiore equilibrio ed il Cutrofiano rientra sull'8-8. Dal timeout chiesto da Barbolini, le ospiti escono rinvigorite e si portano sul 9-13, costringendo la panchina di casa a chiedere un'interruzione. Complessivamente, il quarto è il parziale più falloso, con le squadre che iniziano ad accusare vistosamente la fatica. Grazie ad un'eccezionale Castaneda, il Cutrofiano ribalta la situazione e si porta fino al 21-19. Quando tutto lascia presagire un epilogo al tiebreak, il Sassuolo spezza le gambe alle padrone di casa nuovamente grazie al muro e ad una difesa ad altissimi livelli.

Il parziale di 1-6 indirizza il match verso le ospiti, che chiudono sul 22-25 e sull'1-3 finale.

La chiave di lettura dell'incontro può essere ricercata negli elevati standard del servizio emiliano, che per lunghi tratti ha impedito al Cutrofiano di esprimersi come in altre occasioni. Ottima anche la correlazione muro-difesa del Sassuolo, tanto che il tabellino finale recita 18-2 a favore delle neroverdi nella voce "muri punto". Ottima la gara di Antropova (25 pt.), ma sarebbe ingrato ridurre la prestazione ospite alle performances dell'islandese, perché il Sassuolo porta ben quattro atlete in doppia cifra ed offre un'ottima prova di squadra. Il Cutrofiano, invece, paga la pesante assenza di Panucci, che obbliga Carrutù a riadattare fuori ruolo alcune delle sue atlete, e si regge quasi esclusivamente sulle giocate di Castaneda, l'unica a passare con una certa regolarità.

Nel quarto parziale la gara sembrava potersi riequilibrare, ma le salentine hanno pagato una ricezione non impeccabile e la poca incisività offensiva.

Le interviste post gara

Queste le dichiarazioni dei due allenatori al termine della partita.

Carratù (Cutrofiano) ha affermato: "A fine quarto set sembravamo essere rientrati definitivamente in gara, poi un muro del Sassuolo ci ha impedito di portare avanti il piccolo vantaggio che avevamo creato. Il nostro gioco è stato scontato, in gran parte per merito delle avversarie che hanno servito molto bene. La nostra ricezione ha subito tanto e questo ha penalizzato la distribuzione del gioco da parte della nostra palleggiatrice".

Barbolini (Sassuolo) ha detto: "Dopo i primi due set giocati a mille, dal terzo parziale in poi la fatica ha iniziato a farsi sentire e l'avversario ha iniziato a prendere le sue contromisure.

Abbiamo provato a cambiare qualcosa per adattarci, ma forse lo abbiamo fatto male, perché dovevamo avere un po' più di pazienza quando il Cutrofiano ha alzato il livello della competizione. Complessivamente abbiamo fatto bene quello che ci eravamo riproposti di fare e certamente ha inciso il servizio della mia squadra, onestamente ad alti livelli nei primi due set".