È stata un’altra giornata di grande Ciclismo quella che il Giro delle Fiandre ha regalato agli appassionati in questa primavera di forti emozioni e sorprese. Come alla Sanremo anche in questo caso il vincitore è sfuggito al tris di fuoriclasse che tutti indicavano alla vigilia, ovvero Van Aert, Van der Poel e Alaphilippe. A firmare la corsa dopo una prova di straordinario spessore atletico è stato il danese Kasper Asgreen, il numero due della Deceuninck Quickstep dietro ad Alaphilippe.

Asgreen ha favorito la fuga decisiva seguito da Van der Poel, autentico mattatore della corsa, e van Aert, che poi ha ceduto sull’Oude Kwaremont.

L’epilogo con uno sprint a due ha scritto un finale inatteso, con Van der Poel che è stato costretto a piegarsi al Campione di Danimarca.

Giro delle Fiandre, fuga a sette

Questa elettrizzante edizione del Giro delle Fiandre è iniziata da Anversa trovando quasi subito sette coraggiosi corridori che sono andati in fuga: Hugo Houle, Jelle Wallays, Nico Denz, Stefan Bissegger, Fabio Van den Bossche, Mathias Norsgaard, Mathijs Paasschens. I fuggitivi hanno superato i dieci minuti di vantaggio, ma quando il gruppo ha cominciato ad aumentare l’intensità dell’azione il distacco è calato molto rapidamente.

Già a 90 km dall’arrivo la Deceuninck ha cominciato il suo gioco strategico per approfittare della propria forza di squadra ed avere la meglio sulle individualità di Van Aert e Van der Poel. Kasper Asgreen ha impresso un primo forcing, quindi è stato Ballerini a cercare di lanciare una fuga ma senza successo.

Poco dopo la corsa ha subito un rallentamento a causa di una caduta che ha coinvolto anche Asgreen, Alaphilippe e Kristoff, ma dal secondo passaggio sull’Oude Kwaremont l’azione è stata sempre intensa e continua.

Al comando è rimasto il solo Bissegger, ma soprattutto è stato Mathieu Van der Poel a dare la prima svolta a questo Giro delle Fiandre attaccando in uscita dal Kwaremont, subito tallonato da Asgreen, un’anticipazione del duello che poi ha segnato il finale.

Van Aert piegato sull’Oude Kwaremont

La situazione si è ricomposta, con Van Aert che è riuscito a riportarsi sotto, seguito dagli altri favoriti.

Il belga ha però dato già qui l’impressione di non essere così incisivo, un segnale poi confermato nel finale. Alaphilippe ha quindi cercato di sorprendere Van der Poel e Van Aert inserendosi in un gruppetto partito al contrattacco prima del temibile Koppenberg. Il campione in carica ha risposto dando una nuova accelerata su questo muro per rimescolare nuovamente le carte. La bella fuga di Bissegger è terminata in questi frangenti e sul muro del Taaienberg Mathieu Van der Poel è partito per l’ennesima volta all’attacco provocando una frattura decisiva nel gruppo dei più forti. Al Campione d’Olanda sono rimasti agganciati Alaphilippe, Asgreen, Van Aert, Teuns e Haller.

Sul Kruisberg Hotond la Deceuninck Quickstep ha operato una mossa a sorpresa, lanciando all’offensiva Asgreen.

Van der Poel e Van Aert non si sono fatti ingannare ed hanno subito replicato, componendo così il terzetto che è andato a giocarsi la vittoria. Alaphilippe invece è sprofondato sempre più nelle retrovie, raggiunto e staccato anche dal gruppetto inseguitore con Van Avermaet e Stuyven molto attivi.

L’equilibrio tra i tre più forti si è rotto sull’ultimo passaggio dall’Oude Kwaremont, quando Van der Poel ha accelerato in maniera violenta per la quinta volta costringendo van Aert alla resa definitiva, mentre Asgreen è riuscito a recuperare e a riportarsi sotto.

Il danese ha dato ottimi segnali sull’ultimo dei muri in programma, il Paterberg, riuscendo a tenere testa con apparente facilità al rivale, che è comunque sembrato ormai lanciato senza problemi verso la seconda vittoria consecutiva.

Invece il finale ha riservato la grande sorpresa. Van der Poel, decisamente più veloce allo sprint, si è dovuto inchinare ad Asgreen dopo essere partito in testa nella volata ed essere rimasto senza forze negli ultimi cento metri. Asgreen è così andato a vincere completando l’ennesima giornata trionfale della Deceuninck Quickstep, la cui forza complessiva ha fatto ancora la differenza, e confermandosi corridore dalle risorse inesauribili. Van Avermaet ha completato il podio uscendo dal gruppetto inseguitore nel finale insieme a Stuyven, quarto, con Vanmarcke davanti ad uno spento Van Aert nello sprint per il quinto posto.