Smaltita la delusione del ritiro al Giro d’Italia, Remco Evenepoel si è subito ripresentato nel suo formato migliore al Giro del Belgio, la corsa in cui oggi ha fatto il rientro in gruppo. La prima tappa della corsa belga, da Beveren a Maarkedal, sembrava disegnata per i velocisti e invece si è rivelata molto più difficile e selettiva del previsto. Oltre al percorso, costellato dei tipici brevi strappi fiamminghi, è stata l’autorevolezza con cui Evenepoel ha interpretato la corsa a cambiare il copione. Il 21enne belga è andato all’attacco a 32 km dall’arrivo insieme a Campenaerts, ha ripreso i fuggitivi che erano al comando, e senza ricevere nessun cambio ha portato l’azione fino al traguardo, dove è stato battuto allo sprint dal pistard Robbe Ghys.

Niente sprint a Maarkedal

In questa fase particolarmente affollata del calendario dei ciclismo professionistico, con le contemporanee corse in Svizzera e Slovenia, il Giro del Belgio si è guadagnato un interesse particolare grazie alla presenza di alcuni campioni da classiche e di diversi reduci del Giro d’Italia, su tutti Caleb Ewan e soprattutto Remco Evenepoel. Il campioncino belga, sempre attesissimo sulle strade di casa, non ha deluso le aspettative, dimostrando di aver già voltato pagina rispetto all’amara conclusione del suo Giro.

La tappa è stata disegnata nella seconda parte su un circuito attorno a Maarkedal caratterizzato dalle tipiche stradine nella campagna fiamminga e dai muri, le brevi salite che siamo abituati a vedere nelle classiche.

Pur senza pendenze davvero impegnative, la corsa è stata più difficile del previsto, tagliando fuori dalla contesa tutti gli sprinter, da Ewan a Nizzolo e Ackerman. Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga con Tom Wirtgen, Robbe Ghys, Julien Van den Brande, Thijs Aerts, Yoeri Havik, Gianni Marchand, Jan Willem Van Schip e Arne Marit.

Lo show di Evenepoel

La corsa si è poi accesa a 32 km dall’arrivo, quando Victor Campenaerts ha aumentato il ritmo su un muro mettendo in fila il gruppo. Della situazione ha poi approfittato Remco Evenepoel, che non si è fatto pregare per rilanciare con forza alla progressione del corridore della Qhubeka.

Evenepoel è riuscito subito a fare grande selezione, strappando via dal gruppo un plotoncino comprendente anche Schelling e Coquard.

L’azione del campioncino della Deceuninck Quickstep è stata disarmante e il solo Campenaerts, senza dare cambi, è riuscito a tenergli testa fino al ricongiungimento con i superstiti della fuga iniziale. Al comando si è così formato un quartetto con Evenepoel a tirare e Campenaert, Ghys e Marchand sempre passivi alla sua ruota. Il 21enne belga ha cercato di spronare Campenaerts alla collaborazione, ma non ha mai ricevuto cambi e ha continuato il suo show tirando senza soste

Dal gruppo Gilbert ha provato a riaprire la corsa partendo al contrattacco, ma non è riuscito a rientrare sugli uomini al comando e alla fine ha dovuto desistere.

Nonostante la corsa totalmente passiva, Campenaerts è uscito di scena nell’ultimo giro, bloccato dalla fatica e dai crampi.

Evenepoel ha allora continuato con Ghys e Marchand a ruota, pensando a guadagnare sul gruppo per la classifica generale ed arrivando nel finale insieme ai due connazionali. Dopo una corsa dominata in lungo e in largo il talento della Deceuninck Quickstep si è dovuto arrendere ad un corridore decisamente più veloce di lui allo sprint, Robbe Ghys, che ha così concretizzato questa grande occasione vincendo una tappa prestigiosissima per la piccola Sport Vlaanderen Baloise. Evenepoel è però uscito da trionfatore da questo ritorno alle corse, con la maglia di leader guadagnata grazie agli abbuoni dei traguardi volanti e una classifica generale che è già sicura nelle sue mani. Il gruppo è arrivato a 28’’ battuto in volata da Philipsen e domani, nella cronometro di Knokke Heist, Evenepoel avrà l’occasione di arrotondare il suo vantaggio.