È un esordio amaro quello dei tennisti italiani sui campi dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club, sede del torneo di Wimbledon. Lunedì 21 giugno, infatti, è iniziata la settimana di qualificazione per il tabellone principale (in programma da lunedì 28 giugno a domenica 11 luglio). Dopo il rinvio del primo giorno, i 32 match di primo turno si sono svolti nella giornata di martedì 22 giugno. Degli 8 azzurri presenti a Londra, sono solo due i superstiti dopo la prima tranche di incontri.

Avanti Gaio e Marcora

Approda al secondo turno Federico Gaio (numero 145 del ranking Atp), che ha battuto lo sloveno Blaz Rola (n.161 Atp) con il punteggio di 6-4 6-4: per il ventinovenne romagnolo (originario di Faenza, provincia di Ravenna) è la prima vittoria nelle qualificazioni ai Championship, dopo le sconfitte all’esordio nel 2016 e nel 2017.

Il suo prossimo avversario sarà Roman Safiullin, tennista russo numero 157 del ranking Atp.

A passare il turno anche Roberto Marcora (n.194), che ha vinto il derby azzurro piegando per 6-3 7-5 l’altro azzurro Filippo Baldi (n.308 Atp). Anche per lui è la prima volta al secondo turno delle qualificazioni a Wimbledon, dove lo attende Francisco Cerundolo, tennista argentino numero 117 del ranking Atp e testa di serie numero 4 di questa prima settimana londinese.

Out Fabbiano, Giustino, Pellegrino e Lorenzi

Per il resto, è stata un’ecatombe. Ha lottato per oltre tre ore di gioco Thomas Fabbiano (n.162 Atp) contro l’olandese Tallon Griekspoor (n.124 Atp), ma il punteggio finale recita 7-6 6-7 7-5 a favore del tennista dei Paesi Bassi.

Ha venduto cara la pelle anche Lorenzo Giustino (n.228 Atp), ma l’ucraino Illya Marchenko (n.153 Atp) ha rispettato i favori del pronostico, imponendosi 7-5 7-6 al termine di un’ora e 51 minuti di gioco.

Eliminati anche Andrea Pellegrino (n.241 Atp) – sconfitto 6-4 6-2 dallo statunitense Denis Kudla (n.114 Atp e testa di serie numero 6 delle qualificazioni) – così come il numero 165 al mondo Alessandro Giannessi (7-6 6-3 contro lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles, n.125 Atp).

Esce di scena anche il veterano del tennis azzurro Paolo Lorenzi (romano, classe 1981), attualmente fuori dalle prime cento posizioni mondiali ma con un best ranking al numero 33 nel maggio 2017. Il tennista romano – che raggiunse il secondo turno del tabellone principale nel 2017 e nel 2018 ha perso 7-5 6-3 contro l’olandese Botic Van De Zandschulp, ad oggi numero 154 Atp.

Vittime illustri e rientri insperati

Il primo turno ha visto in campo anche personaggi più o meno illustri del circuito mondiale degli ultimi anni, con risultati e fortune alterni. Accedono agevolmente al secondo match il polacco Kamil Majchrzak e l’americano Mackenzie McDonald, prime due teste di serie delle qualificazioni. Se lo statunitense affronterà Illya Marchenko (giustiziere del nostro Lorenzo Giustino), il primo se la vedrà invece con l’olandese Robin Haase, che nel 2011 si spinse fino al terzo turno del tabellone principale.

Abbandona anzitempo il torneo l’argentino Leonardo Mayer, sconfitto nel derby albiceleste dal conterraneo Marco Trungelliti. Mayer avrà ricordato con una certa nostalgia quel 2014 in cui arrivò a giocarsi un ottavo di finale proprio qui a Wimbledon, sconfitto dal bulgaro Grigor Dimitrov.

Infine, da segnalare la vittoria di un redivivo Lukas Rosol, tennista ceco sprofondato nei bassifondi del circuito mondiale ma che a Londra tutti ricordano per l’impresa del 2012, quando eliminò l’allora numero due al mondo Rafael Nadal con una battaglia in cinque set terminata 6-7 6-4 6-4 2-6 6-4.