Fabio Aru non prenderà parte alla prossima edizione del Tour de France, al via il prossimo sabato 26 giugno. A confermare la notizia è stato lo stesso corridore sardo, che alla Gazzetta dello Sport ha confessato di avere numerose difficoltà a praticare del ciclismo in forma agonistica. Il tutto è partito durante la prova in linea del Campionato Italiano che si è corso a Imola. Durante tale prova, infatti, il Cavaliere dei Quattro Mori ha avuto un drastico calo fisico che lo ha portato al ritiro.

'Ho fatto fatica a guidare per tornare a casa'

Il racconto che Aru fa della sua condizione è lucida.

Il corridore, infatti, ha affermato che durante la corsa è diventato improvvisamente "bianco come uno straccio", nonostante le sensazioni che aveva all'inizio della gara fossero comunque positive. In seguito a quello che parrebbe essere un vero e proprio malore, Aru ha raccontato di aver avuto bisogno di stare seduto su una panchina per un'oretta. Le sue condizioni erano talmente debilitate che ha fatto fatica a guidare nel tragitto che lo doveva portare a casa. Il giorno dopo è rimasto tutta la giornata sdraiato a letto a causa di quello che è stato un malessere "mai avuto". A quel punto, lo stesso Aru che ha deciso di comunicare alla squadra la decisione di restare a casa e di non rientrare fra gli otto in partenza per il Tour.

Il malessere, secondo il racconto dello stesso corridore, ha preso il sopravvento nel momento in cui gli altri ciclisti in gruppo hanno iniziato ad accelerare. In quel momento, infatti, il caldo ha preso il sopravvento, al punto che, come affermato dallo stesso Aru: "non riuscivo più a respirare". Ciò lo ha portato a staccarsi da un centinaio di corridori: "nemmeno con una zavorra da 10 chili può succedere una cosa del genere".

Aru chiede rispetto per ciò che fa

Ma i problemi di Aru, come lui stesso ha voluto sottolineare, non si fermano alla dimensione fisica. Il corridore ha infatti ammesso di essere molto arrabbiato a causa del malessere che lo ha portato a sentirsi male come mai prima d'ora.

Il corridore ha poi affermato di essere infastidito dal fatto di lottare da anni "facendo il massimo", senza però essere ancora riuscito a rientrare tra i ciclisti migliori. Infine, il Cavaliere dei Quattro Mori si è rivolto ai suoi detrattori dichiarando: "Ci vorrebbe più rispetto", ricordando poi che durante il 2021 non si era mai ritirato da una gara in corso. Al momento, il futuro di Aru nel mondo del ciclismo è avvolto nel mistero. Occorrerà infatti comprendere se tale condizione di malessere possa ripresentarsi anche in futuro, cosa che potrebbe portare il ciclista a un ritiro dall'attività agonistica. Non è esclusa neanche l'ipotesi di un suo passaggio a una Professional, come ad esempio la Bardiani.