Fallito il progetto di partecipazione al Tour de France, Fabio Aru sembra aver trovato un buon modo di ripartire misurandosi con un calendario di corse minori. Reduce da tre anni disastrosi alla UAE Emirates e da una prima parte di stagione con la Qhubeka Assos che non ha dato la sperata svolta, lo scalatore sardo avrebbe voluto misurarsi con il Tour de France, la corsa più importante del Ciclismo professionistico. Dopo il Campionato italiano, concluso con un ritiro, Aru ha però dovuto ammettere di non avere la condizione atletica per poter essere competitivo al Tour, e ha rinunciato alla convocazione.

Al Sibiu battuto da Giovanni Aleotti

Il ritiro dalla corsa tricolore e il forfait al Tour sembravano mettere una pietra definitiva sulla carriera di Fabio Aru, tanto che in molti parlavano già di ritiro dal ciclismo professionistico. Il corridore della Qhubeka è però tornato subito in corsa con un programma ridimensionato che sembra avergli dato le motivazioni e la spinta giusta. L’ex Campione d’Italia, che non vince una corsa dal luglio 2017, ha gareggiato al Gp di Lugano del 27 giugno, facendosi notare per una fuga solitaria.

Da sabato 3 luglio Aru è quindi in gara al Sibiu Cycling Tour, una corsa a tappe che si svolge in Romania. Il vincitore della Vuelta 2015 ha trovato un contesto più adatto al suo livello attuale e ha così potuto finalmente correre in maniera più propositiva e lottare per il successo, contrariamente a quanto fatto nella prima parte di stagione, in cui ha gareggiato per lo più nel calendario World Tour finendo solo per contare i distacchi accumulati dai più forti.

La prima tappa del Sibiu Tour si è conclusa su una salita di 15 km al 5% di pendenza media. Aru è andato all’attacco sull’ascesa conclusiva e con lui sono rimasti in un primo tempo Giovanni Aleotti, giovane talento della Bora, e l’austriaco Riccardo Zoidl, che ha poi ceduto. Nel finale altri corridori sono rientrati grazie a un rallentamento dei due battistrada, che però allo sprint hanno dimostrato di essere i più forti.

A vincere è stato Aleotti, al primo successo in carriera, davanti ad Aru, Chernetski e Thalmann. Per ritrovare il corridore sardo sul podio bisogna tornare indietro al finale della stagione 2017, quando ancora militava nella Astana, quando fu terzo nella Milano – Torino vinta da Rigoberto Uran.

Aru sul podio anche nella generale

Ovviamente si tratta di un risultato ottenuto in una corsa di basso livello, ma ritrovare il piacere di lottare per vincere, anziché rimediare brutte figure nelle grandi corse, potrà certamente far bene ad Aru sul piano psicologico, e probabilmente è questo l’aspetto di cui ha bisogno in questo momento. Il secondo posto nella tappa di ieri ha trovato subito una buona conferma nella seconda tappa, che si è corsa oggi. Anche questa frazione prevedeva un arrivo in salita e il successo è andato al francese Alexis Guerin, che ha sorpreso gli altri corridori attaccando a tre chilometri dall’arrivo. A 11’’ Giovanni Aleotti ha conquistato il secondo posto davanti a Fabio Aru.

Aleotti ha conservato anche la maglia di leader della classifica generale, in cui Aru è secondo con 19’’ di ritardo. Il Sibiu Tour si concluderà domani con la terza tappa, che sulla carta è la più facile della corsa rumena, ma prevede comunque quattro Gpm di terza categoria.